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Si finge pazzo ispirandosi al Dante di Johnny Stecchino

Si finge pazzo ispirandosi al Dante di Johnny Stecchino

Il Gip del Tribunale di Palermo ha respinto l’istanza di scarcerazione per Nicola Geraci, accusato di mafia: «È sano e ha solo copiato dal film di Benigni»

Di Redazione |

Nicola Geraci, detto Biscottino, 39 anni, accusato di mafia, c’ha provato in tutti i modi a lasciare il carcere. Persino fingersi pazzo ispirandosi – questo pensano gli inquirenti e gli psicologi che l’hanno visitato – a Dante, il protagonista del film di Benigni Johnny Stecchino, il gemello buono del boss che truffava l’assicurazione simulando un improbabile tic, dovuto a un incidente, che lo costringeva a muovere continuamente la mano destra. E Geraci ha cercato di convincere i magistrati farneticando e invocando la mamma e agitando la mano. Ha cercato insomma di farsi passare per pazzo ed ottenere così la scarcerazione. Ma i sintomi della presunta incapacità di intendere e di volere che i suoi legali hanno indicato nell’istanza di scarcerazione, non hanno convinto lo psicologo che, dopo vari colloqui, ha concluso che invece Geraci è perfettamente sano e in sé. E così, dopo un incidente probatorio, il gip di Palermo ha respinto la richiesta degli avvocati del presunto mafioso che è stato arrestato a giugno nell’ambito dell’inchiesta «Apocalisse». Geraci fu arrestato insieme ad altre 94 persone ritenuti boss e gregari delle cosche mafiose palermitane di Resuttana e San Lorenzo.

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