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”Quel viadotto sulla Statale 640 appena costruito è già lesionato”

”Quel viadotto sulla Statale 640 appena costruito è già lesionato”

La denuncia del senatore Giuseppe Ruvolo che ha effettuato un sopralluogo in contrada Mezzarati a Racalmuto lungo la nuova Statale 640: “Intervengano l’Anas e il ministro Lupi”

Di Redazione |

Nel corso di un sopralluogo nei cantieri per il raddoppio della strada statale 640 ho constatato con preoccupazione delle lesioni strutturali ad un viadotto che ricade in territorio di Racalmuto, in contrada Mezzarati”. Lo rivela il senatore della Repubblica, Giuseppe Ruvolo, dopo aver esaminato il tratto agrigentino della costruenda infrastruttura i cui lavori, secondo gli ultimi annunci, saranno consegnati il prossimo 30 settembre. ”Sottoporrò la questione al ministro Maurizio Lupi, all’Anas e, se necessario – continua l’esponente di Forza Italia – alla Protezione civile. Avevo già concentrato il mio interessamento parlamentare sulla precaria rete viadottistica della provincia di Agrigento a partire dal ponte sul fiume Verdura a Ribera, dal Carabollace nel Saccense e il Petrulla a Ravanusa, ma mai mi sarei aspettato di rilevare delle criticità su un’opera nuova di zecca. Integrerò la mia interrogazione a Lupi, considerato che ancora il ministro non ha riferito in Senato nonostante siano trascorsi oltre 2 mesi dal cedimento del viadotto lungo la statale 626. Per quanto riguarda invece la Agrigento–Caltanissetta, pretenderò chiarimenti sulle cause delle lesioni all’appoggio in calcestruzzo del viadotto racalmutese e ai danni riportati dalla cerniera sferica unidirezionale. Dopo aver consultato dei tecnici in loco, le prime ipotesi farebbero pensare ad un carico trasversale, anche se non è da sottovalutare uno smottamento del terreno che ha già prodotto gravi conseguenze al vecchio tratto di statale e ad un’abitazione privata della zona. Mi auguro – conclude Ruvolo – che la carreggiata interessata possa essere ripristinata in tempi brevi, anche se temo che gli interventi dilateranno ancora una volta i termini della consegna dei lavori. Ciò che conta maggiormente però è la sicurezza degli utenti della strada, sempre più sfiduciati dalla gestione e manutenzione delle vie siciliane di comunicazione”.

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