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No allo scippo del commissario Montalbano

No allo scippo del commissario Montalbano allarme per il trasferimento del set in Puglia

Il produttore: «La Regione non ci aiuta, pronti a traslocare la fiction»

Di Alfredo Zermo |

CATANIA – In tv “Il commissario Montalbano” vince sempre, anche in replica: ieri oltre 5 milioni di telespettatori su RaiUno. Ma ora la Sicilia rischia di perdere pure questo “prodotto”, esportato in tutto il mondo proprio come le arance o il vino isolano. E proprio come queste eccellenza ora rischia di essere “taroccato”. Il produttore Carlo Degli Esposti ha infatti manifestato l’intenzione di traslocare il set della fiction del commissario Montalbano dalla Sicilia alla Puglia. Uno “scippo” in piena regola, visto che gran parte della fortunatissima serie televisiva che racconta le imprese del commissario di polizia dell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata è stata girata in provincia di Ragusa.   «Ma io non voglio trasferire la storia bensì soltanto le location, Torre Canne o Otranto non sono così paesaggisticamente diversi da Marina di Ragusa», dice Degli Esposti. Il produttore della Palomar lamenta un’assenza vistosa della Regione Sicilia, «da 15 anni. Non hanno mai contribuito. All’inizio con l’assessore alla cultura Fabio Granata ci intendevamo, siamo andati insieme in Svezia a coinvolgere produttori di lì nella produzione e il turismo da quel paese verso la provincia di Ragusa si è più che centuplicato. Poi più niente. E pensare che la procedura per l’Unesco per la tutela della zona è stata provocata proprio dal Montalbano tv. Insomma – prosegue Degli Esposti – l’attenzione internazionale per quell’area è stata indotta dal successo non solo italiano della fiction». E proprio con Il commissario Montalbano si è cominciato a parlare di turismo televisivo. Il nuovo Montalbano si girerà nel 2015, «ma le location sono importanti anche per scrivere la sceneggiatura». E così Luca Zingaretti potrebbe nuotare nel mar Ionio, ma anche “Il giovane Montalbano” potrebbe finire presto in quelle acque. «Abbiamo appena cominciato le riprese a Scicli – dice – ma se le cose non si smuovono, a metà lavorazione trasferisco tutto in Puglia».   Cosa si aspetta ora dalla Regione? «Non so, so solo che con il governatore Crocetta ho fatto la sala d’attesa più lunga della mia vita. Dalle 11 mi ha ricevuto alle 19. Ma voglio chiarire una cosa: non sono io che sposto Montalbano, eventualmente la sposteranno loro».   IL PARERE DI CAMILLERI Ma cosa ne pensa lo scrittore dalla cui penna è nato Salvo Montalbano? «Sono completamente d’accordo con quanto ha dichiarato Carlo degli Esposti – dice Andrea Camilleri -. La Regione Siciliana ed i suoi governi in questi anni non hanno fatto niente per aiutare o coadiuvare la produzione del Commissario Montalbano. Malgrado l’indotto creato per il turismo dalle riprese cinematografiche, soprattutto nella parte sud orientale dell’Isola». «Sia chiaro – aggiunge lo scrittore – tutto questo non mi riguarda direttamente. Io non ho nessun interesse con la produzione di Carlo Degli Esposti ma quello che è giusto è giusto. È corretto che il produttore lanci un appello indicando un’altra regione del nostro meridione che si è detta disponibile ad ospitare le riprese. A me naturalmente dispiace solo per la Sicilia, nel senso del suo governo, che potrebbe perdere un appuntamento importante».   CROCETTA PRONTO A SOSTENERE LA FICTION «Mi spiace sentire queste parole riguardo la fiction Montalbano – è la replica del presidente della Regione rosario Crocetta – ma non mi ha mai contattato nessuno. Sono pronto al dialogo e al sostegno. Se hanno parlato con qualche burocrate non del mio gabinetto non so, ma il presidente della Regione sono io e sono disponibile a discutere immediatamente con la produzione. So che al governo precedente – ha spiegato – la Palomar aveva chiesto un contributo di 700 mila euro per potere continuare le riprese in Sicilia, sicuramente non è una cifra indifferente in considerazione che poi il programma viene trasmesso dal servizio pubblico nazionale». Poi l’affondo: «Ne lesa maestà, ne rifiuto a discutere. Polmar si presenti e ci confronteremo, se poi ha avuto contratti più vantaggiosi dalla Regione Puglia abbia il coraggio di dirlo».   I SINDACI DEL RAGUSANO IN ALLARME Parole che non tranquillizzano i sindaci del Ragusano che non vogliono essere «scippati» di un testimonial di successo per lo sviluppo turistico del territorio ibleo. Il commissario straordinario della provincia di Ragusa Carmela Floreno ha riunito i soci della Film Commission Ragusa per lanciare l’allarme e li ha esortati «a mettere in campo azioni incisive per bloccare il trasferimento della produzione della fiction che ha dato tanto in termini di presenze turistiche e di visibilità al territorio ibleo». È stato deciso anche di avviare un’interlocuzione con la Regione Siciliana per un confronto con il produttore Carlo degli Esposti. Per quanto concerne il museo della casa di Montalbano che si vorrebbe realizzare a Noto (Siracusa) è stato deciso «di predisporre una proposta concreta di fattibilità in modo che non si “delocalizzi” questo strumento ulteriore di promozione turistica e di fare in modo così che si rafforzi l’identificazione di Montalbano con la provincia di Ragusa».

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