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Aragona, è già scontro sulle responsabilità

Aragona, è già scontro sulle responsabilità La Regione attacca: «L’accesso era vietato»

Legambiente: «A noi non risulta: ma non è l’ora delle polemiche»

Di Redazione |

PALERMO – Domani sarà il giorno dei funerali di Laura e Carmelo; ma stamane, di buonora, un vertice alla procura di Agrigento ha fatto il punto sull’inchiesta per la morte dei due fratellini, avvenuta sabato scorso per l’esplosione dei vulcanelli nella riserva Macalube di Aragona. L’ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e al momento non ci sono indagati. I carabinieri, a cui sono state delegate le indagini, dovranno innanzitutto accertare a quale ente è intestata l’area della riserva. E nel pomeriggio l’amministrazione regionale, guidata da Rosario Crocetta, si è chiamata fuori: «La zona teatro dell’incidente è gestita interamente da Legambiente, e in particolare il luogo specifico dove si trovavano le vittime, è destinato esclusivamente all’accesso per ricerche scientifiche». Legambiente non la pensa così – in 18 anni da lì sono passati 200 mila visitatori – ma decide di non replicare a Crocetta e all’assessore al Territorio Piergiorgio Gerratana, che hanno tenuto un vertice negli uffici della Presidenza, insieme ad alcuni tecnici, prima di diramare la nota con la quale prendono le distanze dai gestori del sito. Il direttore della riserva, Mimmo Fontana, spiega che non intende entrare in polemica con l’amministrazione regionale: «Siamo sorpresi e non ci risulta che le cose stiano così. In attesa dei funerali ci asteniamo da ogni commento». Lo scontro sembra solo rimandato, mentre la procura diretta da Renato Di Natale (l’inchiesta è in mano al pm Carlo Cinque) ha nominato un vulcanologo come consulente tecnico. La vicenda giudiziaria non suscita alcun interesse per Rosario Mulone, carabiniere di 46 anni, e Giovanna Lucchese, che nella tragedia hanno perso i loro figli e sono chiusi in un dolore sordo, ricoverati al San Giovanni di Dio, ad Agrigento, dove nel pomeriggio è stata allestita una camera ardente. I funerali sono fissati domani per le 16 nella chiesa della Madonna di Pompei, ad Aragona, e i piccoli saranno sepolti nel cimitero del paese, dove l’amministrazione comunale ha provveduto a trovare due loculi. Ma dalle voci che si rincorrono ad Aragona, pare che la famiglia chiederà alle «istituzioni» di astenersi dal partecipare ai funerali, dove ci saranno i bambini dei due plessi dell’istituto Luigi Capuana. Già stamane gli alunni hanno osservato un minuto di silenzio e i compagni di classe di Laura e Carmelo, che frequentavano la seconda a la quarta, hanno incontrato la dirigente scolastica Pina Butera e i docenti, «Un’attività fuori dagli schemi – ha spiegato la direttrice -. Con il supporto di una psicologa abbiamo cercato di farli parlare, fargli ricordare i compagni, tirando fuori le loro angosce e sciogliendo le ansie». Butera ricorda benissimo i due bambini: «Un vanto per la nostra scuola. Bravi e diligenti. La piccola era un po’ timida, ma aveva gli occhietti vispi e intuitivi. Carmelo, invece, era più vivace».

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