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Ecco il solstizio la giornata più corta dell’anno. Inaugura il primo inverno del nuovo decennio

Di Carmen Greco |

Sarà domani, 22 dicembre (alle 4:19) il solstizio d’inverno. È il momento in cui il Sole nel suo moto apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco raggiunge la posizione più a Sud dall’equatore celeste. 

La parola “solstizio” viene dal latino solstitium, composto da “sol” (Sole) e da un derivato di sistĕre (“fermarsi”). Il solstizio è un momento in cui il Sole “si ferma”. O, meglio, il momento in cui il sole tramonta presto e sorge tardi, e le ore di luce sono al minimo. A partire dal giorno del solstizio d’inverno le giornate torneranno ad allungarsi. Nell’emisfero sud invece, nello stesso giorno, inizia l’estate. Infatti, è il giorno in cui le ore di luce in Sicilia (la regione più a Sud) sono di più. Per esempio, a Siracusa ci saranno quasi 9 ore e 40 minuti di luce, un’ora in più rispetto alla nordica Bolzano. Questo è dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto ai raggi solari. 

Prima della riforma del calendario voluta da Papa Gregorio XIII nel 1582, il solstizio cadeva proprio fra il 12 e il 13 dicembre, rendendo così il giorno in cui si festeggia Santa Lucia il più corto dell’anno.

Con il solstizio d’inverno si lasciano alle spalle l’oscurità e il caos dell’anno passato e ci si prepara ad accogliere un nuovo anno ricco di prosperità. Le feste pagane del solstizio d’inverno richiamavano soprattutto l’importanza della trasformazione e della rinascita. Tra i simboli antichi del solstizio troviamo il vischio, che richiama la vita e la rigenerazione.

Il solstizio d’inverno ha rappresentato nei secoli occasione di festività religiose: il Sol Invictus per i pagani, oppure il Natale dei Cristiani, i Saturnalia nell’antica Roma (dove ci si scambiavano regali), il Kwanzaa per alcuni afroamericani e lo Yule (o Juul) per gli adepti del Neopaganesimo scandinavo, una festa dove il protagonista era un ceppo di legno che veniva bruciato tutta la notte per propiziare il ritorno della luce e del calore.  Il Natale è la versione cristiana della rinascita del Sole, fissato secondo la tradizione al 25 dicembre dal papa Giulio I (337 -352), per il duplice scopo di celebrare Gesù come “Sole di Giustizia” e creare una celebrazione alternativa alla più popolare festa pagana.

In Sicilia uno dei luoghi magici dove vivere il solstizio d’inverno è al Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina, il teatro in pietra più alto al mondo, dove oggi 21 dicembre, dalle 14 alle 18 si potrà ammirare il tramonto. Un evento unico e già “tutto esaurito”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA