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Riparte l'Europa e aspetta la Bce Milano a +1,78%. Euro sotto 1,26$

Riparte l’Europa e aspetta la Bce. Milano a +1,78%. Euro sotto 1,26$

Di Rino Lodato |

Se un ripensamento non è mai una cosa sbagliata, come sostiene Flann O’Brien (scrittore irlandese), dobbiamo riconoscere agli operatori di Borsa la capacità di seguire in maniera pedissequa ma anche di creare eventi e mutamenti, minuto per minuto. E’ accaduto ieri, ma non è la prima volta che si assiste ad altalene sui mercati azionari. Ieri appunto, con l’andamento del mattina delle Borse europee sembrava che gli operatori avessero deciso di far recuperare terreno ai mercati dopo i ribassi di lunedì, con interessanti spunti fra cui si evidenziava il Ftse Mib che metteva a segno un rialzo dell’1,37% per passare poi in negativo dello 0,02% e, come vedremo per ripartire e chiudere a +1,78% con il Ftse Mib a 20892,11, grazie alle banche, mentre è stata la Fiat (-3,41%) a guidare i titoli in ribasso. Nel mese la Borsa di Milano sale del 2,16%, nell’anno del 10,14 per cento.

La storia, Wall Street apriva in leggero rialzo ma subito dopo virava in negativo e le Borse continentali innestavano la retromarcia. E non finiva qui. Dopo un’ora di contrattazioni, ecco l’ennesimo ripensamento: Wall Street cambia di nuovo segno e l’Europa riparte in recupero.

A pesare sulla Borsa Usa è stata principalmente la fiducia dei consumatori americani, scesa in settembre a 86 punti dai 93,4 di agosto. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un ribasso a 92,5 punti. Nel mese la componente che misura il giudizio sulle attuali condizioni di business è scesa a 89,4 punti da 93,9 mentre l’indice delle attese è crollato di quasi dieci punti, a 83,7 da 93,1. In calo anche l’indice Pmi di Chicago. Positivo il dato sui prezzi delle abitazioni negli Stati Uniti cresciuti in luglio dello 0,6%. Il mercato, già alle prese con riposizionamenti di fine mese e trimestre, fa i conti inoltre con voci secondo cui la Banca centrale della Russia sta valutando l’introduzione di un controllo temporaneo dei capitali se i deflussi dal Paese si dovessero intensificare. 

Ora, dopo i conti di fine mese e trimestre, operatori in attesa del verdetto della Bce previsto per domani. Intanto lo spread Btp/Bund era scesp sotto i 140pb. E la moneta unica europea continuava la sua marcia del gambero scendendo sotto la soglia di 1,26 dollari per la prima volta da inizio settembre 2012 dopo il calo dell’inflazione nell’Eurozona registrato da Eurostat per il mese di settembre, La dinamica depressiva dei prezzi alimenta infatti le speranze di nuove misure espansive non convenzionali da parte della Bce per far ripartire l’economia, facendo aumentare l’appeal dei titoli degli istituti di credito. Bene Bper (+4,56%), Banco Popolare (+3,56%), Ubi Banca (+4,47%), Mps (+3,78%), Bpm (+2,57%) e Intesa Sanpaolo (+1,09%). Spread Btp/Bund finale a 141pb; rendimento decennale al 2,36%.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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