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Ortigia, Ztl una risorsa aspettando “Archimede”

Di Massimiliano Torneo |

Siracusa – La Ztl di Ortigia, centro storico di Siracusa, è un risorsa. Su questo, nella città d’Archimede, sono tutti d’accordo, anche i commercianti. Nonostante i problemi di adattamento infrastrutturale e culturale (alcuni risolti, altri no) dal 2007, anno in cui è nata, nessuna amministrazione ha deciso di rinunciarvi. Fino ai primi anni Duemila, d’altronde, le auto transitavano pure in piazza Duomo. Poi fu ripavimentata, le facciate barocche e bizantine ristrutturate, Malena-Monica Bellucci vi passeggiò per due mesi, e la sua cifra estetica cambiò per sempre. Stessa cosa può dirsi di tanti siti “minori”, piazzette e vicoli e passeggiate.

Da aprile a ottobre, dal lunedì al venerdì, è vietato entrare a Ortigia dalle 20 alle 2 di notte; il sabato il divieto parte alle 17 e la domenica e i festivi alle 11 del mattino. Da novembre a marzo stessi orari di partenza del divieto, ma con il termine a mezzanotte. E la sua percorribilità, quando la Ztl è inattiva, non riguarda mai il cuore del centro storico, ma solo il perimetro: divieto permanente da piazza Archimede e via Roma. Ma com’è ovvio questa limitazione ha portato anche dei problemi. Uno è che a fronte di circa 3mila residenti del centro storico, sono stati rilasciati negli anni quasi 5mila pass (commercianti, dipendenti pubblici di musei e Municipio): questo crea un sovrannumero di mezzi rispetto ai parcheggi “gialli”, per residenti. Ma il problema maggiore riguarda l’infrastruttura principale per un corretto utilizzo della Ztl: i parcheggi. E Siracusa ha il problema che i parcheggi si trovano dentro Ortigia (Talete e Riva Nazario Sauro, dietro l’ex Palazzo delle Poste). Per raggiungerli è possibile percorrere il periplo, da uno dei due ponti (Umbertino). Ma questo vuol dire che tutto il traffico, diretto ai parcheggi, si imbottiglia nell’unica arteria che dal resto della città porta a Ortigia: via Malta. Il Comune due anni fa ha istituito il servizio bus navetta. Solo che oggi da sette i bus funzionanti sono tre. E soprattutto: anche i minibus restano imbottigliati.

La soluzione c’è, l’ha studiata un giovane ex consigliere comunale, Carlo Gradenigo. È diventata atto di indirizzo in Consiglio, assorbita nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e finanziata con fondi del Collegato ambientale. Prevede le corsie preferenziali. Ma al momento si è fermata. Complice anche lo stallo amministrativo di un Comune momentaneamente senza sindaco né consiglio: “Si chiama linea Archimede – la rilancia Gradenigo – Riprende le direttive europee che hanno consentito di attingere ai fondi”. Il capolinea combacerebbe con il monumento al matematico siracusano, il “Pi Greco”, di corso Gelone. “Fino a Ortigia, compreso Castello Maniace – spiega Gradenigo – con la corsia preferenziale il percorso, verificato, sarebbe di 9 minuti a 30 km/h di media. Permetterebbe di incentivare l’uso del mezzo pubblico. Tanto più che a giorni aprirà il parcheggio proprio di fianco al monumento a Archimede di corso Gelone”. Sarebbe il passo avanti infrastrutturale che attendono anche i commercianti: “Culturalmente – dice Susi Griso, del Cna – il messaggio è già passato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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