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Le strade groviera dei Comuni etnei, la riforma delle Province e la Tasi: che caos

Le strade groviera dei Comuni etnei, la riforma delle Province e la Tasi: che caos

Di Fabio Moschetto |

La questione dell’inagibilità del manto stradale sul territorio etneo e, in particolare, su Pedara è un problema molto importante, ma poco seguito dal Comune pedemontano. Molte strade secondarie e soprattutto le zone limitrofe, come Tarderia, sono in condizioni spaventose. In alcuni tratti l’asfalto non è presente, mentre in altri vi è un evidente necessità di tappare le buche che ricoprono l’intera carreggiata. Il territorio pedarese è molto ampio e costellato da diverse strade non tutte appartenenti al Comune. Molte infatti sono provinciali e dovrebbero essere gestite dalla Provincia. Questa distinzione tra province e comuni viene meno a partire dalla riforma del presidente della Regione Sicilia Crocetta con la quale si è pensato di abolire la “provincia”, o per lo meno lasciarne decadere il nome, svuotata però dai propri poteri. L’effetto è stato che la provincia non si fa più carico, tra l’altro, della manutenzione delle strade provinciali che fanno parte di Pedara. Il consigliere comunale Bruno Spitaleri ha recentemente proposto di aderire alla riforma Delrio che come lui afferma «riorganizza e riforma le province a livello nazionale, più completa rispetto alla proposta partorita da Crocetta e che potrebbe dare delle soluzioni che, ad ora, non esistono». «La riforma dei liberi consorzi e delle città metropolitane è di fatto un buco nell’acqua – aggiunge il consigliere bocciando le proposte di Crocetta – perché non c’è nessun regolamento che stabiliva quali erano le competenze degli eventuali liberi consorzi che si dovevano creare e così Pedara ha scelto di rimanere nell’area metropolitana di Catania». Per quanto riguarda la gestione dei fondi comunali, con le nuove norme nazionali, la manutenzione stradale è inclusa tra i servizi indivisibili cioè rientrano nella gestione che va fatta attraverso il nuovo tributo imposto dal governo centrale nazionale che è la Tasi o tassa sui servizi indivisibili tra i quali la giunta municipale ha stabilito che rientra anche la manutenzione stradale. «Grazie alle somme recuperate dalla Tasi si può stabilire il programma dei lavori sulla manutenzione stradale. Il bilancio di previsione che si fa ad inizio di anno prende il nome di bilancio finale perché le somme sono state già spese e anche per questo è difficile intervenire sulla manutenzione. L’assessore del comune di Pedara Gaetano Petralia anzi è riuscito a gestire le poche risorse per sanare quelli che sono i problemi più evidenti dato che le entrate del comune sono veramente esigue e difficilmente si possono spostare soldi destinati ad altro per investirli per la manutenzione. E’ la coperta che è troppo corta rispetto al letto, quindi o togli da un lato o dall’altro comunque rimane qualcosa di scoperto. Proprio nella difficoltà si deve cercare di restare in equilibrio e soddisfare le esigenze del territorio». Negli ultimi mesi si è deciso di spendere i soldi per dare un nuovo volto alla piccola città, ristrutturando la zona adiacente al comune in modo tale da renderla una meta turistica più apprezzata soprattutto durante la stagione estiva. Una importante riqualifica al territorio che, tuttavia, non esonera il comune nel cercare di creare un equilibrio tra riqualifica della zona centrale e manutenzione di quella periferica del paese. Per adesso gli abitanti dovranno accontentarsi degli spartani metodi adottati al fine di segnalare le numerose imperfezioni del manto stradale (attorno ad ogni buca è stato disegnato un cerchio bianco) e sperare che, prima o poi, sia il comune che la provincia possano mettere in atto delle soluzioni più consone ed atte a risolvere realmente i problemi che affliggono il Comune di Pedara.

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