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Ance Sicilia: «Autonomia speciale causa solo danni a imprese»

Ance Sicilia: «Autonomia speciale causa solo danni a imprese»

L’associazione denuncia che da tredici anni da 13 anni la Regione si rifiuta di recepire, malgrado continue sollecitazioni le semplificazioni decise dal parlamento nazionale, né legifera in materia

Di Redazione |

PALERMO – L’autonomia speciale in Sicilia è diventata solo causa di ritardi, danni e ostacoli all’attività d’impresa. Un freno allo sviluppo dell’isola. Lo denuncia l’Ance Sicilia.

«Nel settore dell’edilizia, da 13 anni – scrive l’associazione – la Regione si rifiuta di recepire, malgrado continue sollecitazioni dell’Ance, le semplificazioni decise dal parlamento nazionale, né legifera in materia. Di conseguenza, queste e tutte le altre semplificazioni che contenute nel “Decreto del fare” e nel “Decreto sblocca Italia” in Sicilia non si applicano. Né potranno esserlo le novità che saranno apportate al testo unico dell’edilizia predisposte dal ministro Lupi».

L’associazione dei costruttori chiede al premier Matteo Renzi di inserire nei prossimi provvedimenti la dicitura «legge di grande riforma economico-sociale», perché è «l’unico modo per aggirare l’obbligo di recepimento da parte della Regione e ottenere così l’applicazione automatica in Sicilia». L’assenza di semplificazione normativa e amministrativa in edilizia nega, secondo l’Ance, una sia pur minima possibilità di creare occupazione almeno nel settore privato, non vedendo alcuna prospettiva nel campo delle opere pubbliche. Secondo l’associazione, in tutta Italia, ma non in Sicilia, è possibile demolire vecchi edifici e ricostruirli modificando la sagoma precedente. Il divieto impedisce a molte imprese di lavorare nel settore privato come alternativa al blocco delle opere pubbliche. Questo avviene nonostante numerose sentenze della Corte costituzionale abbiano stabilito che norme di questa portata si applicano automaticamente anche alle Regioni a statuto speciale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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