Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

Pentito Angelo Siino: «ConobbiProvenzano e Ciancimino jr»

Pentito Angelo Siino: «Conobbi Provenzano e Ciancimino jr»

Al centro della deposizione di oggi dell’ex «ministro dei lavori pubblici» di Cosa nostra, il sistema di spartizione degli appalti e i contatti con i carabinieri del Ros

Di Redazione |

I rapporti col boss Bernardo Provenzano e l’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, il sistema di spartizione degli appalti e i contatti coi carabinieri del Ros sono stati al centro della deposizione di oggi del pentito Angelo Siino, teste al processo sulla trattativa Stato-mafia. «Ho conosciuto Provenzano tra il 1988 e il 1989 – ha detto alla corte d’assise». «Con Ciancimino – ha aggiunto – i rapporti erano pessimi. L’ho conosciuto per questioni politiche all’inizio degli anni ‘80. Ma era una brutta persona, abile nel costruire le ‘tragediè e mettere gli uni contro gli altri». Nel 1998 inoltre, nel carcere di Rebibbia, Siino avrebbe incontrato Vito Ciancimino durante l’ora d’aria. E l’ex sindaco di Palermo gli avrebbe accennato a discorsi fatti tra i mafiosi e i carabinieri per raggiungere un’intesa che assicurasse ai boss tutele ai patrimoni e un regime carcerario meno duro. Il pentito ha anche sostenuto di avere ricevuto spesso, durante un periodo di detenzione ospedaliera, la visita dei carabinieri del Ros, Giuseppe De Donno e Mario Mori, entrambi sotto processo nell’inchiesta trattativa. «Lo scopo delle loro visite era convincermi a collaborare», ha spiegato. Infine sul sistema di spartizione degli appalti pubblici che Siino, soprannominato «ministro dei lavori pubblici di Totò Riina» conosceva bene, ha detto: «il 2 percento degli appalti andava ai politici, il 2 per cento alla mafia e lo 0,50 per cento agli organi di controllo».

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: