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Parla il sacerdote: «Ho letto nel suo racconto dolore e un sincero pentimento»

Di Redazione |

PALERMO – «Era addolorato, si è pentito. La porta del suo cuore l’aveva già spalancata al Signore. Ritengo di aver letto nel suo racconto tanto dolore, tanta sofferenza e un sincero pentimento». Lo dice il sacerdote che ha assistito nel suo percorso di redenzione Damiano Torrente l’uomo che si è accusato dell’omicidio di una donna romena nel 2015 a Palermo.

Quell’uomo voleva mettere in pace la propria coscienza con il Signore, voleva cambiare vita e questo l’ho percepito con estrema chiarezza». E poi ricorda: «Ci siamo incontrati per la prima volta oltre un mese fa anche se non era un fedele della mia comunità. Da allora ha iniziato il suo percorso e ci siamo visti quasi ogni giorno. Gli ho detto che era fondamentale chiudere i conti con la giustizia prima ancora di ricongiungersi con il Signore». 

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