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Fondi per il Ponte sullo Stretto ma il ministro precisa: «Un errore»

Fondi per il Ponte sullo Stretto ma il ministro precisa: «Un errore»

Bufera per una tabella che revoca e riassegna finanziamento da 1,2 miliardi. Dopo le proteste di Sel, M5s, ambientalisti e Codacons, il Mit spiega che si è trattata di «un’errata lettura» del documento

Di Redazione |

ROMA – Nel Def – il documento di economia e finanza dove vengono messe per iscritto le volotà politiche del governo – nell’allegato infrastrutture compare una tabella che revoca e riassegna 1 miliardo e 287 milioni alla Società Stretto di Messina per il progetto del Ponte. E si scatena il putiferio. Comincia Sel – il partito di Vendola – che presenta subito una interrogazione al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Continua il M5S che accusa Renzi di voler fare un regalo alla mafia. Si accodano le associazioni ambientaliste con il Wwf che parla di «investimento ingiustificato», Legambiente che dice che «non era questa l’opera da sbloccare» e i Verdi che parlano di «sciaffo all’Italia che annega». Si ci mette pure il Codacons che minaccia un esposto alla Corte del Conti. Insomma una vera e propria bufera.   Fino a quando non interviene il ministero delle Infrastrutture. Una una nota del Mit spiega che si tratta di «un’errata lettura di una tabella dell’Allegato Infrastrutture del Def che ha indotto a ipotizzare un rifinanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina». La tabella incriminata – spiega il Mit «è la tabella “Revoche e reimpieghi”, pubblicata sul sito del Cipe per obbligo di legge sin dal gennaio scorso e riportata all’inizio dell’Allegato Infrastrutture. Il Decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 (convertito dalla legge n. 9 del 21 febbraio 2014) stabilisce, all’art. 13, comma 1/bis, che venga pubblicata un’anagrafe dei provvedimenti aventi forza di legge con i quali siano state revocate le assegnazioni disposte con delibere Cipe per la realizzazione di interventi infrastrutturali».   «Il termine reimpieghi indica non lo stanziamento di risorse a un’opera, ma l’indicazione storica di risorse revocate e non utilizzate né utilizzabili», prosegue la nota, che aggiunge: «A riprova che per il Ponte sullo Stretto di Messina non sono state assegnate risorse basta consultare la Tabella 2 dell’Allegato Infrastrutture “Stato dell’arte e degli avanzamenti del programma infrastrutture strategiche” dove alla voce “Ponte Stretto Messina” (pagina 70) non risultano stanziamenti». Insomma, tanto rumore per nulla.

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