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Il governo difende in aula accordi con Eni e Assomineraria

Il governo difende in aula accordi con Eni e Assomineraria

La vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello ha valutato positivamente anche lo “Sblocca Italia”: «Ora le autorizzazioni alle trivelle saranno concordate anche con le Regioni, prima no»

Di Redazione |

PALERMO – Il governo Crocetta difende in Parlamento gli accordi firmati con Assomineraria a giugno e con l’Eni a novembre e valuta in modo positivo l’art. 38 dello “Sblocca Italia” «perché prevede che i decreti per le autorizzazioni alle trivellazioni offshore siano concordati tra Stato e Regioni, mentre in passato la Regione non aveva alcun potere se non quello consultivo in seno al Comitato Via-Vas». A spiegare la ragioni degli accordi è stata in aula il vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, che ha consegnato ai parlamentari il testo dei protocolli e una relazione, sostenendo che le trivellazioni a mare “non sono affatto inquinanti” e che anzi rappresentano “una opportunità di sviluppo per la Sicilia, grazie allo sfruttamento dei giacimenti di oro nero e gas al pari dell’oro rosso che – ha detto – Lo Bello – rappresentato dal nostro sole».

Il vice di Crocetta – che ieri ha fatto il suo debutto in aula con questa carica finora mai ricoperta da nessuno nelle precedenti giunte dell’attuale governatore – ha spiegato che la Regione nel 2013 ha incassato 56 milioni di royalties e 74 milioni di imposte, sottolineando che «gli accordi firmati dal governo prevedono che anche le piattaforme offshore, così come quelle su terraferma, debbano essere giuridicamente gestite da società con sede legale nell’isola, in modo che le tasse siano pagate in Sicilia». In particolare, l’accordo con Assomineraria e le società Eni, Edison e Irminio prevede investimenti, in quattro anni, pari a 2,4 miliardi «valorizzando progetti già autorizzati – ha detto Lo Bello – per la creazione di 7 mila posti di lavoro». Così come annunciato in apertura di seduta dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il dibattito parlamentare a seguito della relazione del governo sulle trivellazioni è stato rinviato a martedì prossimo (alle 16).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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