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Dopo i casi sospetti, la campagna vaccinale

Dopo i casi sospetti, la campagna vaccinale prosegue in tutta la Sicilia senza soste

Vertice alla Procura di Siracusa dopo la morte di due anziani

Di Antonio Fiasconaro |

PALERMO – Dopo il blocco cautelativo di due lotti “sospetti” di Fluad il vaccino antinfluenzale che potrebbe essere causa di due decessi avvenuti nel Siracusa, nel corso della riunione del coordinamento tecnico regionale sui vaccini l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino ha ribadito: «La campagna vaccinale continua ed è indispensabile non rinunciare ai vaccini quali importantissimi strumenti di prevenzione individuale e collettiva. Non sottoporsi alla vaccinazione, in prospettiva dell’epidemia influenzale, attesa tra gennaio e febbraio, può determinare un incremento notevole dei casi di malattia con grave ripercussione sulla salute della popolazione».

L’assessorato regionale della Salute mantiene permanentemente attivo il coordinamento delle attività vaccinali attraverso il «continuo monitoraggio delle sospette reazioni avverse» a vaccini con il Centro regionale di vaccinovigilanza, nonché è in contatto con l’Autorità regolatoria nazionale dell’Agenzia italiana del farmaco e con l’Istituto superiore di sanità.

«Sarà dato costante aggiornamento sui casi segnalati nonché le risultanze delle prime analisi tossicologiche in capo all’Istituto Superiore di Sanità non appena disponibili» ha concluso la Borsellino.

In Sicilia le dosi di vaccino che fanno parte dei lotti sospesi sono state distribuite e in larga misura già somministrate esclusivamente dalle Asp di Siracusa (15.650 dosi) e di Catania (3.310 dosi), così come è emerso durante il tavolo tecnico. «Il vaccino Fluad – sottolinea l’assessorato – è destinato agli over 65 anni. Da 15 anni è utilizzato nella nostra regione e ne sono state somministrate oltre 1 milione di dosi, senza riscontro di problematiche di eventi avversi importanti».

Ed ancora è stato sottolineato che il calo delle coperture vaccinali può determinare l’aumento dei casi di influenza e delle sue possibili gravi complicanze. Come già avvenuto nella stagione invernale 2012-2013, nel corso della quale il sistema di sorveglianza epidemiologico ha rilevato un incremento di ben 1.177.800 casi di sindrome influenzale rispetto all’anno precedente con il consequenziale incremento dei ricoveri ospedalieri e dei decessi.

Intanto, un vertice operativo si è tenuto alla Procura di Siracusa sul caso vaccini, convocato dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano per fare il punto, assieme ai consulenti tecnici e agli organi di polizia giudiziaria, sulle investigazioni e le consulenze avviate all’indomani della prima morte sospetta, quella del pensionato Ivo Mingozzi, avvenuta l’11 novembre scorso ad Augusta, dopo che il medico curante gli aveva somministrato il vaccino.

Il decesso era apparentemente avvenuto per un arresto cardiaco. I primi esiti delle indagini si conosceranno tra un paio di settimane. Nelle prime battute dell’inchiesta i carabinieri del Nas avevano sequestrato dei vaccini. Come atto dovuto il medico venne iscritto nel registro degli indagati.

«Attendiamo l’esito della consulenza tecnica – ha spiegato Giordano -, il risultato dell’autopsia e la perizia tossicologica e chimica. Stiamo cercando di approfondire anche l’altra morte sospetta, avvenuta una decina di giorni fa. In questo caso non c’è nessuna notizia di reato e la vittima è una donna di 87 anni che era stata ricoverata in rianimazione».

«I tempi dell’indagine saranno brevissimi. Penso – ha concluso Giordano – che tra una quindicina di giorni avremo un’indicazione preliminare per capire se ci sia un nesso di causalità, una qualche correlazione tra la somministrazione del vaccino e la morte».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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