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Palermo, nessuna pietà del derelitto Parma e Donadoni attacca Dybala: «Antisportivo»

Palermo, nessuna pietà del derelitto Parma e Donadoni attacca Dybala: «Antisportivo»

Al Barbera i rosanero battono il fanalino di coda: decide una punizione di Barreto

Di Redazione |

PALERMO – Torna alla vittoria il Palermo, mentre il Parma sprofonda ed è sempre più solo in coda alla classifica. Al Barbera i rosanero si impongono per 2-1 al termine di una partita combattuta. Al gol del vantaggio firmato dal solito Dybala, risponde poco dopo Palladino. Gli uomini di Iachini riescono però a spuntarla con un calcio di punizione di Barreto, incredibilmente bucato da Iacobucci, che sostituiva Mirante in porta. Arriva così la dodicesima sconfitta in quattordici partite per il Parma che aveva cominciato meglio.   Per due volte la squadra di Donadoni sfiora la rete nei primi 20’, prima con un colpo di testa ravvicinato di Palladino (palla di poco alta sulla traversa) e poi con il tiro alle stelle di Gobbi, da solo davanti a Sorrentino. Il Palermo si affida agli spunti dei singoli e al 21’ il sinistro a incrociare di Vazquez finisce sul palo. Le squadre cercano la vittoria e fioccano le occasioni da gol. Gli emiliani ne divorano un’altra al 23’ con Ristovski che, servito dal passaggio filtrante di Cassano, si fa respingere il tiro da Sorrentino in uscita. La sfera finisce a Palladino che cicca malamente. La gara si sblocca al 37’ con uno schema su calcio di punizione dai venti metri: Maresca serve con un passaggio rasoterra Barreto che di piatto lascia la palla a Dybala. Perfetto l’esterno del bomber argentino che buca Iacobucci. I festeggiamenti del Barbera durano poco perché i gialloblu pareggiano tre minuti più tardi con Palladino, lanciato in contropiede da un lancio millimetrico del solito Cassano. L’attaccante supera Sorrentino con un pallonetto.   Nella ripresa Iachini prova a dare più incisività ai suoi inserendo Daprelà per Lazaar e Belotti per Maresca. I due nuovi entrati non riescono però a ravvivare una partita bloccata a centrocampo, dopo un primo tempo denso di emozioni. Non è un caso che il gol del raddoppio del Palermo arrivi, al 28’, su calcio di punizione. Il cross di Barreto viene bucato da Iacobucci e si insacca. Il Parma si affida sempre a Cassano. Il fantasista illumina a sprazzi la partita, ma le sue giocate spesso non vengono seguite dal resto della squadra. I rosanero controllano e ripartono in contropiede senza però infierire su un Parma rimasto in dieci per l’ingenua espulsione del ddifensore FelipeAl 38’ Belotti sfiora la rete dopo un bel dribbling a rientrare. Stavolta Iacobelli chiude bene lo specchio e respinge. Il delizioso pallonetto di Cassano, nel recupero, che si spegne poco sopra la traversa è la conferma di una stagione sfortunata.   A fine gara da registrare la protesta di Donadoni, al quale non è piaciuto il comportamento di Dybala, l’attaccante argentino del Palermo che ha causato l’espulsione di Felipe e ridotto il suo Parma in 10 quando quando gli emiliani erano sotto anche nel punteggio. “Alla fine non siamo stati premiati per quel pizzico di ingenuità e sciocchezza che ci costa sempre troppo cara – la sue parole a StadioSprint – Siamo andati in inferiorità numerica anche se l’antisportività di Dybala non mi è piaciuta: la palla l’ avevamo messa fuori noi, sportivamente, lui invece, per perdere tempo si è spostato da fuori a dentro il rettangolo di gioco. Felipe ha fatto una stupidaggine ma anche Dybala lì è stato antisportivo, il calcio comunque non dovrebbe essere fatto di queste cose».

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