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Catania, saranno le bici elettriche ad avvicinare il porto alla città

Catania, saranno le bici elettriche ad avvicinare il porto alla città

Progetto dell’Autorità portuale: 4 stazioni fotovoltaiche per ricaricare le batterie

Di Cesare La Marca |

CATANIA – È previsto entro l’anno l’avvio di un progetto di mobilità elettrica nell’area di competenza dell’Autorità portuale, che apre interessanti sviluppi nell’ottica dell’apertura del porto alla città, col valore aggiunto di offrire a cittadini e turisti mezzi a inquinamento zero per spostarsi anche in centro storico, che è l’area più vicina e direttamente interessata, ma non solo. Si tratta di un servizio di bike sharing con bici elettriche a pedalata assistita, che l’Autorità portuale sta realizzando con fondi del progetto “Port Pvev”, nell’ambito del programma operativo Italia Malta 2007-2013, che finanzia una serie di interventi nei settori delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica nelle aree portuali, con circa 500mila euro complessivi per lo scalo etneo.   ll progetto in questione, in collaborazione col Comune e già in fase avanzata per una spesa di poco superiore ai 165mila euro, si può considerare il primo passo di un piano energetico con cui il porto di Catania punterà nei diversi settori a ridurre le emissioni inquinanti utilizzando risorse alternative. Ulteriore elemento d’interesse, il fatto di sfruttare per la mobilità in area portuale e cittadina una risorsa che a Catania non manca di certo, ovvero il sole, considerando che tre delle quattro stazioni di noleggio e ricarica sono dotate di pannello fotovoltaico per fare il “pieno” alle bici elettriche.   Un punto di noleggio si trova all’interno della cinta doganale, davanti alla stazione marittima, mentre gli altri tre si trovano in area esterna, ma sempre di competenza dell’Autorità portuale. Una ciclostazione è stata allestita sul viale Kennedy, proprio davanti al parcheggio della prima spiaggia libera della Plaia; una seconda davanti alla Vecchia dogana, ed è l’unica a non essere dotata di impianto fotovoltaico, mentre la terza è già allestita in piazza Borsellino (ex Alcalà), a margine dell’area in cui si trova il capolinea dell’Amt e vicino alla fermata degli autobus extraurbani.   Evidente dunque il valore aggiunto delle quattro ciclostazioni nell’area portuale e anche nell’ottica della mobilità sostenibile cittadina; in particolare di quella di piazza Borsellino, se si pensa al vantaggio che potrà avere, ad esempio per un pendolare, “scambiare” subito dopo l’arrivo a Catania l’autobus con la bici elettrica, che potrà essere noleggiata a poche decine di metri dalla fermata, o comunque a breve distanza. Stesso discorso su scala minore per gli utenti dei bus urbani, che troveranno un mezzo di spostamento “leggero” per acquisti e incombenze all’interno della zona a traffico limitato o comunque in centro storico. Altro elemento da considerare, la vicinanza e la possibile integrazione delle ciclostazioni e delle bici elettriche con la vicina fermata “Porto” della metropolitana. Il progetto avvia un modello di mobilità sostenibile, peraltro da mesi al centro del dibattito con la chiusura sperimentale del lungomare, che può segnare un primo sostanziale passo avanti verso l’auspicata integrazione tra il porto e la città, attraverso la semplicità di un mezzo di trasporto quale la bicicletta, ormai scoperto anche a Catania, con una serie di vantaggi ed anche di problematiche da affrontare sul tappeto.   Le quattro ciclostazioni consentiranno il parcheggio e il caricamento contemporaneo di 32 bici elettriche (8 per ciascuna stazione), mentre nell’ambito del progetto è prevista la fornitura di 20 bici elettriche a pedalata assistita, oltre a un punto di ricarica per auto elettriche all’interno dell’area portuale.

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