CATANIA – Una scuola più pulita? Ci pensano gli alunni della “Cavour” di Catania. Studenti, genitori e dirigente che, per una giornata, hanno messo da parte libri e quaderni, indossato la tuta bianca e si sono dati da fare per ripulire aule e aiuole dell’edificio a pochi passi dal viale XX Settembre. Un atto di responsabilità che diventa anche occasione di amicizia con i marinai americani. Militari Usa in prima linea per dare una grossa mano nella riqualificazione dell’istituto.  

Creare una scuola a “Stelle e Strisce” per riflettere sui comportamenti incivili da eliminare in classe e sulla possibilità di avere una scuola più pulita dove non ci dev’essere più spazio per le scritte sui muri o per le erbacce e le cartacce nel giardino. Perché il degrado e la maleducazione si combatte anche con piccoli gesti di quotidiana civiltà.  

A dare il primo colpo di pennello la dirigente della “Cavour” Maria Leonardi: «Ci spinge la volontà di dare un segnale ben preciso ai nostri ragazzi che rappresentano i futuri cittadini del domani – afferma la preside Leonardi – avere una coscienza civica vuol dire essere propositivi per un realtà più vivibile». Certo, scarseggia l’esperienza ma la volontà e la voglia di ripulire la scuola, da parte di ragazzi e militari, c’è. Eccome. Avere sempre un atteggiamento consono al decoro della scuola. Perché la Cavour, come tanti altri istituti, appartiene agli studenti e bisogna trattarla con “i guanti bianchi”.  

Nel corso della giornata gli studenti sono stati divisi in gruppi per un’operazione che ha coinvolto decine di volontari. Il messaggio? Un comportamento incivile rappresenta un danno per tutti perché molte situazioni si risolvono con il buonsenso. Piccole attenzioni per rivalutare la scuola e renderla più bella agli occhi di genitori e ragazzi. «Il cambiamento deve cominciare da noi- sottolinea il “Masterchief” americano Michael Fisher – noi siamo sempre pronti a dare una mano per creare una forte collaborazione con gli italiani. Lavorare insieme vuol dire fare gruppo e rafforzare la nostra fratellanza».

foto e video di Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA