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«Signor giudice, lo giuro: non sono stata io»

«Signor giudice, lo giuro: non sono stata io» Veronica in lacrime dopo 3 ore davanti al gip

Concluso l’interrogatorio di garanzia della madre del piccolo Loris

Di Mario Barresi |

CATANIA – «Signor giudice, glielo giuro: non sono stata io». Veronica Panarello, dopo tre ore e mezza di interrogatorio senza un attimo di commozione, alla fine scoppia in lacrime e si stringe al suo avvocato. «Diglielo, diglielo anche tu… Perché non mi credono? ». Il pm Marco Rota (assente il procuratore Carmelo Petralia) ha richiesto la custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato e occultamento di cadavere, mentre la difesa ha chiesto la non convalida del fermo. Il gip s’è riservato di “valutare con la dovuta attenzione” tutti gli elementi, “sia contro sia a favore” dell’indagata prima di esprimersi. Entro domani deciderà sulla convalida del fermo e su eventuali misure cautelari.   La mamma del piccolo Loris Stival – ucciso a Santa Croce Camerina il 29 ottobre scorso – ha risposto a tutte le domande che le sono state poste dal gip, dal pm Marco Rota e dal suo avvocato, confermando in toto la versione più volte fornita agli investigatori, anche davanti ai fotogrammi delle telecamere che secondo gli investigatori la smentiscono e che per la prima volta le sono stati mostrati.   Sulle fascette di plastica (quelle compatibili con l’“arma” del delitto) date alle maestre che erano andate a trovarla, la donna ha detto di averle consegnate «per dare un contributo all’accertamento della verità».   Sul presunto secondo cellullare, che secondo alcuni familiari era in dotazione a Veronica, la mamma di Loris ha affermato: «Ho un solo cellulare e l’ho consegnato spontaneamente agli investigatori prima ancora di essere fermata».   Il legale della donna, l’avvocato Francesco Villardita, ha spiegato che Veronica «non si é assolutamente contraddetta ha spiegato tutto ciò che doveva spiegare senza nessun tipo di problema. Ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con le forze di polizia e la magistratura e ha reso un pieno ed ampio interrogatorio».

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