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Catania, così è cambiata la mappa dei gruppi del Consiglio comunale

Catania, così è cambiata la mappa dei gruppi del Consiglio comunale

Sulla carta il sindaco ha tre consiglieri in più rispetto a prima, ma oggi i gruppi sono più frammentati. Ecco la mappa del Consiglio al momento dell’elezione e dopo, cioè oggi.

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Dalla vittoria del sindaco Bianco è passato solo un anno e mezzo, ma già lo scenario di composizione del Consiglio comunale è radicalmente cambiato e sono sorti nuovi gruppi consiliari che hanno parzialmente stravolto il panorama politico iniziale. E’ chiaro che i vari referenti che adesso, in alcuni casi, sono stati in grado di dettare la linea dell’assemblea (vedi i risultati sulla delibera del Pua) guardano al sindaco nel tentativo di ottenere maggiore rappresentatività. Bianco, comunque, l’ha detto chiaramente: «I rimpasti e i rimpastini appartengono alle logiche della prima Repubblica». Saranno i prossimi mesi a dirci come in futuro andranno le cose in Consiglio e quali saranno gli equilibri. Rispetto al giugno del 2013, quando si compose il puzzle del nuovo Consiglio, la maggioranza che, sulla carta, dovrebbe far capo a Bianco oggi ha acquisito 4 nuovi consiglieri provienenti dalle opposizioni. Nel 2013 erano 27 gli esponenti di maggioranza, mentre adesso sono 31. Allora i gruppi erano così suddivisi: Articolo 4, 5 consiglieri, Patto per Ct 8, Primavera per Catania 4, Il Megafono e il Pd, 5 consiglieri a testa, per un totale, come detto, di 27 rappresentanti consiliari. Oggi, a distanza di 17 mesi da quella vittoria, solo il Pd ha mantenuto lo stesso numero di consiglieri, mentre tutto il panorama rimanente della maggioranza è mutato. E in maniera radicale. Articolo 4 si è scisso con la fuoriuscita del gruppo che fa capo al deputato regionale Lino Leanza che, a sua volta, ha formato il gruppo «Sicilia democratica» con tre consiglieri: il capogruppo Carmelo Nicotra, Sebastiano Arcidiacono e Giuseppe Catalano. Il nuovo Art. 4 però ha rafforzato il gruppo che oggi conta 7 consiglieri con l’ultimo arrivo dal Megafono, il presidente della commissione Urbanistica, Rosario Gelsomino. La formazione che fa capo ai deputati regionali Sammartino e Sudano oggi è, secondo diversi referenti della maggioranza, sul banco degli imputati per il voto a favore degli emendamenti sul Pua presentati dalle opposizioni. Scorrendo la mappa del Consiglio il Megafono si attesta a 4 consiglieri e ne ha perso uno, mentre i due gruppi «Patto per Ct e Primavera per Ct» si sono unificati nel gruppo «Con Bianco per Catania» che conta 9 consiglieri. Nell’ambito della maggioranza è nato anche un altro gruppo, tra l’altro presentato ufficialmente ieri alla presenza di Bianco. Si tratta di «Catania futura» che ha tre consiglieri e fa riferimento all’ex assessore regionale Nico Torrisi e al deputato regionale, Nicola D’Agostino. Anche in ambito della minoranza ci sono stati diversi cambiamenti. Grande Catania, che fa capo a referenti ex Mpa ha perso un consigliere che è passato alla corte della maggioranza, e ne mantiene 5. Forza Italia da 7 esponenti è crollata a 3, mentre l’area che fa riferimento a spezzoni del centrodestra e all’europarlamentare La Via, e cioè «Area popolare» ha oggi 5 consiglieri. C’è anche il gruppo Misto che ha un solo rappresentante, il consigliere Antonio Tempio.

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