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Un liceo classico di Messinaal top dei successi universitari

Un liceo classico di Messina al top dei successi universitari

Il Maurolico della Città della Stretto ha l’indice Fga (media tra esami superati e voti conseguiti) più alto dell’Isola. Segue il “Gulli e Pennisi” di Acireale

Di Giorgio Romeo |

La scelta della scuola superiore è un rito di passaggio molto delicato. Ogni anno, in questo periodo, migliaia di studenti devono prendere decisioni che probabilmente segneranno il loro futuro lavorativo. Orientarsi tra istituti che sempre più spesso appaiono sui nostri giornali per attività didattiche e culturali di primo piano è tutt’altro che semplice. Quali sono le scuole che meglio riescono a formare i propri studenti? E su quale criterio valutarle? Molto spesso ci si affida al passa parola tra conoscenti, una soluzione valida soprattutto nelle famiglie che hanno una rete sociale particolarmente sviluppata. In assenza di questa, molto spesso, semplicemente si sceglie al buio. Nel dicembre 2011 l’allora ministro dell’Istruzione, Profumo, lanciò il progetto “Scuola in chiaro”, che prometteva una banca dati online attraverso la quale i genitori avrebbero potuto confrontare gli istituti dove iscrivere i propri figli. A tre anni di distanza i risultati sono stati pochissimi, ma oggi – per rispondere a questa esigenza – ci viene incontro la Fondazione Agnelli che, con il progetto “Eduscopio”, ha confrontato e valutato oltre 4.000 scuole su tutto il territorio nazionale.  

I CRITERI

Al fine d’individuare un parametro di valutazione oggettivo e credibile, sono stati utilizzati i risultati al primo anno di università di circa 700mila diplomati. Viene calcolata una media tra la percentuale di esami superati e la media dei voti conseguiti. Tale risultato, definito “Indice Fga”, tiene anche conto delle diverse difficoltà che sussistono tra diversi atenei e corsi di laurea perché, come ha spiegato a “Repubblica. it” Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli: «Ormai sanno tutti – sottolinea – che un 30 al Politecnico di Torino non è paragonabile con quello in Scienze politiche di una piccola università». Ad ogni modo, il sistema ha certamente punti di forza e altresì limiti. I primi sono facilmente individuabili nella sua semplicità, che tiene abbastanza al riparo da falsi positivi; i secondi, al contrario, s’intravedono nella portata ristretta: sono tagliati fuori gli istituti professionali, che per natura non producono molti iscritti all’università, e i licei artistici, il cui naturale sbocco sono principalmente le Accademie delle Belle Arti.

IN SICILIA

Per ottenere dei dati regionali abbiamo incrociato quelli ottenuti da più ricerche. Ciascuna di esse, infatti, è limitata a un’area di 30 chilometri e per un solo indirizzo scolastico (questo perché il sito si rivolge ai potenziali nuovi iscritti che, naturalmente, hanno interesse a confrontare le scuole a loro vicine). In Sicilia a emergere sono i licei classici, che occupano quattro dei cinque primi posti in classifica. La scuola con l’indice Fga più alto è il liceo classico “Francesco Maurolico” di Messina, che ottiene un punteggio di 85,34 su 100 (comunque relativamente basso rispetto ai migliori istituti nazionali come il classico “Majorana di Desio”, in provincia di Monza, che ha raggiunto un punteggio 96.92). Seguono il classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (82,71), lo scientifico (non statale) “Empedocle” di Messina e i licei classici “Umberto I” di Palermo e “Napoleone Colajanni” di Enna.

CATANIA

Tra i licei scientifici della città, quello a ottenere il valore più alto è il “Principe Umberto di Savoia” con una valutazione di 78,03. Molto vicino il risultato del “Galileo Galilei” (77,81) mentre è abbastanza più basso quello del “Boggio Lera” (72,81), che stacca comunque di oltre dieci punti il “Giovan Battista Vaccarini” (60,02). Passando ai licei classici troviamo il “Cutelli” con un indice (77,78) leggermente superiore a quello dello Spedalieri (76,49) ma piuttosto lontano da quello del “Gulli e Pennisi” di Acireale (82,71), prima scuola della provincia di Catania.   «Da diversi anni – continua Gavosto – i risultati migliori sono ottenuti dalle scuole provinciali: a pagare ritengo sia il rapporto più diretto tra studenti, docenti e genitori che s’instaura in questi contesti».

LE MAGLIE NERE

Come era facile intuire, i valori più bassi in Sicilia si registrano negli istituti privati, spesso veri e propri “diplomifici”. La maglia nera spetta al liceo delle scienze umane “Sacro Cuore” di Siracusa (Fga 31,36) ma valori molto bassi sono anche quelli del liceo classico “Seneca” di Palermo (36,2) e dello scientifico “San Michele” di Catania (38,4).

 DOVE SI ISCRIVONO I DIPLOMATI?

La percentuale d’iscrizioni all’ateneo più vicino alla scuola frequentata è piuttosto variabile. Confrontando due licei scientifici di Catania, il “Principe Umberto di Savoia” (statale) e il “Leonardo da Vinci” (privato) emerge come nel primo il 92,2% degli studenti sceglie l’università di Catania mentre nel secondo questa percentuale scende al 61,4%. In ogni caso, la media di iscritti in università fuori regione è più alta al Sud rispetto al resto d’Italia. È infatti stimabile che in media quasi un terzo degli studenti abbia un futuro con la valigia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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