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Omicidio Loris, torna l’ipotesi del complice

Omicidio Loris, torna l’ipotesi del complice Il procuratore: «Tre gli scenari possibili»

Arriva il nulla osta per celebrare i funerali. Il papà nomina un legale

Di Redazione |

RAGUSA – Torna, o forse non è mai stata sepolta dagli inquirenti, l’ipotesi che nell’omicidio di Loris Stival, 8 anni, ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce di Camerina (Ragusa), la madre possa avere avuto un complice. Veronica Panarello, 26 anni, è in carcere accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Che sia stata lei ad uccidere il figlio sono assolutamente convinti investigatori e pm. Mentre lei continua a gridare la propria innocenza per il primo giudice che ha esaminato le carte dell’inchiesta la donna ha messo in atto «un’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e priva del più elementare senso d’umana pietà». E così il gip ha ordinato la custodia cautelare in carcere.   Ma la certezza di aver individuato l’assassina sembra non aver cancellato del tutto la domanda che torna a rimbalzare nelle stanze della procura ragusana: ha fatto tutto da sola? Il procuratore Carmelo Petralia dice: «Le indagini continuano» e ipotizza tre scenari possibili del delitto: «La prima ipotesi è quella che vede la mamma responsabile del delitto e della fase di occultamento del cadavere; la seconda vede la figura di un complice nella fase di occultamento del cadavere; nella terza ci potrebbe essere stata una cooperazione anche nel delitto». «Queste ipotesi – continua il magistrato – non sono alternative, ma complementari».   Il padre della piccola vittima, Davide Stival, continua a chiedere la verità ma pone un altro ostacolo tra lui e la moglie nominando un proprio legale, Daniele Scrofani Cancellieri, a dimostrazione che la strada giudiziaria da percorrere per lui è ormai diversa da quella dell’indagata. «Vorrei che ai funerali di mio figlio le telecamere non ci fossero, vorrei non essere ripreso mentre piango per lui», fa sapere il padre di Loris, attraverso il suo avvocato. «Il mio assistito – dice Scrofani – capisce il rumore mediatico attorno a questo caso, ma è davvero stanco delle incursioni dei media».  Nei giorni scorsi Stival, per sfuggire ad una troupe televisiva che lo voleva intervistare, è caduto e si è rotto un braccio.   «Lo stato del mio assistito è quello di un uomo che non riesce a credere a quel che vede – dice Scrofani -. Da un lato ci sono le immagini che lui ha visionato e che inchiodano la moglie, dall’altro ci sono i dieci anni di convivenza con Veronica Panarello durante i quali, a suo dire, non c’è mai stato un qualche comportamento ambiguo che potesse far pensare o solamente immaginare che la moglie potesse essere capace di un gesto simile».   Intanto è stata consegnata alla procura l’autopsia, eseguita dal medico legale Giuseppe Iuvara, sul corpo del piccolo Loris. Petralia afferma che domani mattina concederà il nulla osta «per la restituzione della salma del bambino alla famiglia, così si potranno celebrare i funerali». I funerali dovrebbero tenersi dopodomani. Le esequie pongono certamente problemi organizzativi e di ordine pubblico che saranno trattati dal comitato per la sicurezza convocato domani dalla prefettura di Ragusa.   La salma di Loris dovrebbe essere trasferita dall’obitorio dell’ospedale “Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla direttamente nella chiesa di San Giovanni Battista a Santa Croce di Camerina, dove saranno celebrati i funerali a cui non parteciperà la madre che invece aveva espresso il desiderio.

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