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Catania-Ragusa, ennesima croce muore un ventiduenne di Vizzini

Catania-Ragusa, ennesima croce muore un ventiduenne di Vizzini

Giangregory Todaro ha perso la vita nel terribile schianto frontale tra la sua auto e un’altra vettura che proveniva in senso contrario: altre tre feriti nell’incidente

Di Livio Giordano |

CATANIA – L’ennesima croce piantata sul “cimitero d’asfalto” della strada statale Catania-Ragusa porta inciso il nome di Giangregory Todaro, deceduto questa mattina dopo un terribile scontro in contrada Falso Corrotto. Il grave incidente è costato la vita al giovane, originario di Vizzini, che aveva compiuto 23 anni lo scorso 2 dicembre ed era in cerca di un lavoro fisso. Todaro, poco prima delle 11, si trovava alla guida della sua Fiat Panda, sulla quale viaggiava con un amico 21enne. I due percorrevano la Sp 28/III in contrada Poggio Impiso per raggiungere la Ss 514.   In prossimità della rotatoria di contrada Falso Corrotto, l’auto si è immessa sulla Catania-Ragusa scontrandosi in pieno con una Renault Laguna proveniente da Vizzini Scalo e diretta verso il capoluogo etneo. L’impatto tra le due vetture è stato violentissimo: la Fiat Panda, centrata nella parte posteriore del lato guida, si è ribaltata più volte prima di terminare la sua corsa, una ventina di metri più avanti, capovolta dentro un’aiuola della rotatoria. Lo sfortunato guidatore, che non indossava la cintura di sicurezza, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è rimasto schiacciato dalla sua stessa auto.   A prestare i primi soccorsi sono stati i carabinieri della stazione di Vizzini e i sanitari del 118, che hanno però trovato il giovane già in fin di vita. Giangregori Todaro è spirato a causa dei traumi alla testa e su varie parti del corpo poco prima che atterrasse l’eliambulanza. Il 21enne che viaggiava con lui è stato invece portato in elicottero al «Cannizzaro» di Catania per valutare l’origine di un dolore al torace, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono invece stati accompagnati all’ospedale di Lentini, per accertamenti, i due coniugi, originari di Vittoria, che si trovavano a bordo della Renault. IL SERVIZIO COMPLETO SU “LA SICILIA” IN EDICOLA

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