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Formazione professionale e corsi fantasma

Formazione professionale e corsi fantasma sequestro di beni a dirigenti di enti ragusani

Scoperta truffa alla Regione per oltre mezzo milione di euro

Di Redazione |

RAGUSA – La Guardia di Finanza di Ragusa ha sequestrato somme e beni patrimoniali per quasi mezzo milione di euro al presidente e a tre dirigente dell’Enaip, istituto di formazione professionale per il reato di truffa aggravata e falso ai danni della Regione Siciliana. L’attività di indagine da parte della finanza si è protratta per circa otto mesi e ha permesso di scoprire come l’Enaip organizzava, per conto della Regione, corsi di formazione professionale che in realtà non hanno mai avuto luogo, falsificando i registri con i nomi e le firme dei corsisti.   Nei conti correnti, che ora sono stati bloccati, la Finanza ha trovato solo un decimo dei contributi elargiti dalla Regione per l’organizzazione di corsi di formazione indice del fatto che questi soldi sono già stati spesi. Per questo motivo è stato messo in atto il sequestro preventivo per equivalente di beni immobili e somme bancarie pari a quella del profitto. Sono stati quindi sequestrati 10 unità immobiliari per un valore di 400 mila euro e somme bancarie per 60 mila euro.   Il provvedimento è stato emesso dal Gip su specifica richiesta formulata dal sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, che ha diretto e coordinato le indagini, finalizzate a verificare il regolare svolgimento di diversi corsi di formazione professionale finanziati dalla Regione Siciliana. È stato appurato che il presidente dell’ente in questione e altri tre dirigenti, al fine di poter usufruire dei finanziamenti pubblici, hanno perpetrato una truffa nei confronti della Regione Siciliana, mediante attestazioni false di regolare svolgimento di corsi di formazione, di regolare frequenza degli studenti alle lezioni, mancata indicazione nei registri di classe delle assenze e firme false di presenza giornaliera degli alunni. In alcuni casi è stato rilevato che presso l’ente sono state effettuate attività didattiche inesistenti, in orari e giorni diversi a quelli effettivi, ed è stato aumentato il numero delle ore di lezioni rispetto a quello effettivamente svolto.

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