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Catania, il centro storico nella morsa della baby gang

Catania, il centro storico nella morsa della baby gang

L’ennesimo raid raccontato su Facebook dalla proprietaria di un pub rilancia il tema della sicurezza. Il vicesindaco Marco Consoli: «Noi facciamo il possibile ma serve anche la collaborazione dei catanesi»

Di Carmen Greco |

CATANIA – «Il rilancio del centro storico è uno degli obiettivi dell’Amministrazione, ma per raggiungerlo mi aspetteri anche una maggiore collaborazione dei cittadini». Per il vicesindaco Marco Consoli, l’ennesimo raid di una baby gang raccontato dalla proprietaria di un pub nella zona del Teatro Massimo nella lettera affidata al gruppo facebook “Inciviltà a Catania”, va letto in un contesto più ampio di rispetto delle regole e forse è vero, ma ai problemi contingenti non si può chiedere “tempo” e rivoluzioni culturali che attraversano le generazioni. Ci vogliono soluzioni più concrete e soprattutto immediate.   «C’era bisogno di potenziare i servizi di polizia – elenca Consoli – ed è stato fatto, ma nel periodo natalizio tutte le forze dell’ordine hanno dovuto fare i conti con la riduzione per le ferie del personale. Non si possono negare le ferie sotto le feste… ».   Veramente i raid e le risse si sono verificati periodicamente anche prima delle festività natalizie… «E infatti, dopo le sollecitazioni del sindaco anche al prefetto, la presenza del gruppo interforze qualche risultato l’ha ottenuto e questi fenomeni si sono verificati più di rado. C’è da dire che la Polizia municipale, settore che mi compete, può solo fare da supporto alle altre forze di polizia, per quanto istituzionalmente di sua competenza, cioè le violazioni del codice della strada e i posti di blocco. Per quanto riguarda le baby gang lei sa bene che, anche se li fermiamo e portiamo in caserma, c’è ben poco da fare perché spesso si tratta di ragazzi che hanno meno di 14 anni e non sono imputabili per legge».   Allora come pensate di risolverlo questo problema? Che idea di centro storico avete per il futuro? «Quella di presentare un’offerta culturale che attiri in centro storico non solo i ragazzini ma anche altre fasce d’età e, insieme al controllo del territorio creare un mix perfetto per fare in modo che il centro storico ritorni al suo splendore più forte di prima».   Nel frattempo? «Nel frattempo mi aspetterei da parte dei catanesi una maggiore collaborazione nel senso del rispetto delle regole. L’idea del parcheggio notturno a due euro in piazza Carlo Alberto con le navette che portano in centro secondo me può essere un buon punto di partenza».   Anche se ci sarà il parcheggiatore abusivo che farà pagare la metà? «E proprio per questo dico che i catanesi devono collaborare. Devono abbandonare l’dea di parcheggiare davanti al pub. E’ giusto che le istituzioni diano delle risposte e vengano chiamate in causa ma mi piaceberre anche che venissero riconosciuti qualche volta i nostri sforzi quotidiani. Facciamo tutto il possibile senza contare che le risorse sono limitate».

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