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Il mistero del cantiere sul pontedi Cassibile: non ci sono operai

Il mistero del cantiere sul ponte di Cassibile: non ci sono operai

I lavori sul ponte, chiuso dal 22 settembre, dovevano essere ultimati entro il 15 dicembre. «Di quale anno però, non ce l’hanno specificato» si lamentano i proprietari delle attività commerciali in zona

Di Francesco Midolo |

AVOLA – Sono trascorsi 115 giorni dalla chiusura del ponte di Cassibile lungo la strada statale 115. A nulla sono valse le proteste e le segnalazioni alle autorità locali da parte degli imprenditori che, in quel tratto di strada, hanno attività di ricezione turistica. I lavori sul ponte, chiuso dal 22 settembre, dovevano essere ultimati entro il 15 dicembre. «Di quale anno però, non ce l’hanno specificato» dice il proprietario di camping in zona. Negli 800 metri del cantiere fino ad oggi si sono visti solo i mezzi che hanno portato le indicazioni stradali per segnalare la presenza dei lavori. Di operai però, neanche l’ombra. Fino ad oggi nessun lavoro è cominciato.  

Il ponte di Cassibile nei progetti dell’Anas, doveva essere abbattuto e riscostruito. Già da subito si era capito che i tempi per i lavori non sarebbero stati rispettati, ma che agli inizi del 2015 il ponte fosse ancora li, senza neanche cominciare le opere preliminari per la demolizione, neanche il più pessimista lo pensava. Dopo il continuo via vai di autovetture nonostante la chiusura del ponte, l’Anas è intervenuta per posizionare al centro della carreggiata dei blocchi di cemento e dei cumuli di sabbia per rendere impossibile «l’attraversamento» a chi ha provato a non attenersi al divieto. Più difficile farlo rispettare ai ciclisti che continuano a passare dai lati della strada.  

Nel frattempo si è creato anche un problema serio di viabilità sia per gli imprenditori locali che lamentano un calo di presenze nelle loro attività, sia per gli agricoltori della zona che, con la chiusura del ponte, sono costretti pe andare sa Cassibile ad Avola o viceversa, a compiere un percorso tortuoso e antieconomico. Circa un mese fa, il presidente della circoscrizione Cassibile, Paolo Romano, scrisse al prefetto di Siracusa Armando Gradone per chiedergli il permesso al traffico temporaneo del tratto autostradale Avola-Cassibile ai mezzi non targati o di cilindrata inferiore ai 150 cc.  

Dai piccoli agricoltori e dai braccianti agricoli arrivano le segnalazioni di maggior disagio. Non tutti hanno una macchina e c’è chi si muove estate ed inverno con un motociclo. «Io – dice Sebastiano – curo i giardini delle ville e qualche appezzamento di terra a Fontane Bianche. Per me sta diventando un problema serio e insostenibile. Se prima in una settimana, per fare il tragitto Avola- Fontane Bianche, mettevo 15 euro di benzina, adesso ne devo mettere 40. In un mese mi volano 100 euro che, per le mie tasche, sono tanti soldi».  

Una situazione che doveva essere temporanea e che rischia di essere perenne. Come Sebastiano, sono in tanti a subire i disagi ed i ritardi dei lavori. Da più parti sembrano tutti interessarsi al problema, senza però mai dare una soluzione o una risposta certa che possa segnare anche una nuova data di apertura della strada. Nel frattempo i giorni passano, e i lavori sul Ponte di Cassibile, rimangono ancora un “mistero”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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