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L’Ars approva il bilancio provvisorio

L’Ars approva il bilancio provvisorio Soldi per gli enti, le terme e i precari

Pre-contenzioso con lo Stato: «Ci deve 1,7 miliardi di euro»

Di Redazione |

PALERMO – Come previsto, l’Assemblea regionale siciliana oggi è tornata a riunirsi per l’esame delle norme contenute nel disegno di legge per l’esercizio provvisorio dopo la maratona di quattro ore di ieri con la discussione generale. Nel testo sono rientrate alcune norme che erano state stralciate dalla Presidenza dell’Ars perché mancavano le relazioni tecniche, poi depositate. Tra queste le norme che stanziano 9 milioni di euro per gli stipendi degli ex Pip, 1,2 milioni per Sviluppo Italia Sicilia Spa, l’ok ai fondi per l’ex tabella H fino al 30 giugno, 800 mila euro per le Terme di Sciacca e 1,5 mln per l’Esa.   Sebbene siano stati presentati alcuni emendamenti (la gran parte comunque ritirati), al contrario di ieri, oggi i lavori d’aula sono andanti avanti in modo spedito con la rapida approvazione di diversi articoli. I lavori sono stati condotti in aula dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Presente anche l’assessore al Bilancio Alessandro Baccei. In meno di due ore di lavori l’Ars ha approvato il bilancio provvisorio: 39 i voti a favore, 30 i contrari e due astenuti.

Tra gli articoli approvati in rapida successione c’è la norma che prevede l’acquisizione dei servizi delle società partecipate. Via libera anche ai finanziamenti per Comuni e Province. Tra le misure che hanno ricevuto il parere favorevole anche l’accensione di un nuovo mutuo di 145 milioni di euro, lo stanziamento per Enti e Associazioni stimato in un milione e mezzo di euro e la somma di 340 mila euro per i comandati dell’assessorato Salute e del Dipartimento acque e rifiuti. Approvato anche l’emendamento che garantisce le risorse per gli stagionali dell’Ente di sviluppo agricolo, una norma che consentirà di poter pagare gli stipendi dei lavoratori stagionali.   Sì dell’aula anche alla norma che finanzia il fondo per le Terme di Sciacca e che consentirà alla struttura di poter programmare la nuova stagione. Ieri i dipendenti delle Terme di Sciacca avevano occupato la sede dello stabilimento termale per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e per l’assennda di prospettive future.   L’Ars ha salvato anche i musei privati, tra cui il Mandralisca di Cefalù (Pa). L’aula ha bocciato, con voto segreto, un sub-emendamento del M5s che intendeva escludere la possibilità per alcuni enti privati di accedere al fondo di rotazione dell’Irfis FinSicilia pari a 15 mln, prevista invece da un emendamento della V commissione all’art. 12 del bilancio provvisorio. Dopo la bocciatura del sub-emendamento, l’Ars ha approvato l’emendamento e poi l’articolo del ddl. La norma consente agli enti culturali, che attraversano difficoltà gestionali, di accedere a un mutuo per ripianare i debiti.   È stato approvato anche l’emendamento che assegna 550 mila euro per il mantenimento del servizio scolastico supplementare dei “doposcuolisti” nelle nove province siciliane. A Catania si tratta di 56 lavoratori precari che potranno continuare il loro lavoro, garantendo un servizio di qualità per giovani studenti.   Accesso il dibattito sull’articolo 15 dell’esercizio provvisorio cioè gli accantonamenti tributari relativi ai rapporti finanziari Stato-Regione. L’art. 15 – come detto dal presidente dell’Ars, Ardizzone – «fa prevalere i diritti statutari e dà il via a un pre-contenzioso con lo Stato. Finora, queste somme sono state accantonate dallo Stato». Si tratta di 1,7 miliardi di euro. La norma verrà inserita in bilancio solo nel momento in cui il governo nazionale riconoscerà alla Sicilia le entrate derivanti dalle ritenute sui redditi di lavoro operate sugli emolumenti dei dipendenti pubblici che prestano servizio in Sicilia, ma che vengono riscosse a Roma. Sull’articolo 15 è intervenuto anche l’assessore al Bilancio Alessandro Baccei: «Questa è una norma che ha anche una portata simbolica e rappresenta una giusta rivendicazione nei confronti del governo centrale. Una somma che, eventualmente, ci consentirebbe di chiudere serenamente il nostro bilancio 2015».   La Sicilia prende invece tempo sull’ armonizzazione dei sistemi contabili. Una norma oggi rinvia di un anno l’applicazione dei principi previsti dal decreto-legislativo 118 del 2011, modificato e integrato dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto. In base alla norma, inserita nel bilancio provvisorio votato dall’Ars, l’armonizzazione contabile per la stesura dei bilanci di Regione, enti locali ed enti strumentali siciliani partirà dal 1 gennaio del 2016 e non da quest’ anno.

L’Ars ha approvato all’unanimità anche la proroga dei contratti dei lavoratori precari, tra cui i 20mila degli enti locali. Ok alla proroga anche per i lavoratori dei comuni in dissesto e pre-dissesto e per i dipendenti degli enti lirico-sinfonici. Il bilancio provvisorio copre la spesa fino al 30 aprile di alcune capitoli rinviando alla legge di stabilità la chiusura dell’esercizio. Per far quadrare i conti, il governo ha ridotto le previsioni di entrata di circa un miliardo di euro, azzerando i fondi di riserva e riducendo il fondo per i residui attivi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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