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Messina al tappeto nella ripresa il Barletta lo stende in due minuti

Messina al tappeto nella ripresa il Barletta lo stende in due minuti

Ai giallorossi negato rigore. I pugliesi si difendono e colpiscono con Fall e Venitucci

Di Salvatore Pernice |

Messina – Un brutto risveglio. Due pugni allo stomaco che fanno tanto male. Il Barletta attende il Messina, subisce solo il maggior possesso palla dei giallorossi, ma alla fine colpisce nel giro di due minuti, con Fall e Venitucci, nell’ultimo scorcio di gara, mandando al tappeto gli uomini di Grassadonia.

Non è bastata, quindi, tanta buona volontà e un fraseggio a tratti sterile dei peloritani. Poche le azioni nitide da gol create dal Messina che ha incocciato con la robusta difesa pugliese, non a caso la seconda meno perforata del girone. Prima mezz’ora senza grossi sussulti. Il Messina non riesce a scardinare la difesa di acciaio barlettana e prova dalla distanza con Izzillo che però non indovina la mira. Il Barletta, sornione, sfiora il vantaggio con Danti, ma Iuliano salva alla disperata. Al 33’ c’è un fallo di mani netto in area di un difensore pugliese su incursione di Mancini. Ma l’arbitro non lo vede e lascia correre. Il Messina insiste, ma spreca tante energie a vuoto, esponendosi anche al contropiede del Barletta, come al 38’ con il solito Danti che costringe Iuliano a mettere la manona spedendo in corner.

Solito spartito anche nella ripresa. Messina volenteroso che ci prova subito con Ciciretti prima al 47’, poi al 54’. Grassadonia tenta la carta Vincenzo Pepe al posto di Corona, spostando Orlando al centro dell’attacco. Ma la musica non cambia, a parte un’incornata di Damonte che accarezza la traversa. Il Barletta resta sulle sue, preferisce non dare campo agli avversari, ma al 74’ morde come una vipera con il senegalese Fall (nella foto Fabrizio Pernice) che corregge in rete un appoggio dalla sinistra di Cortellini. Un morso velenoso, con il colpo di grazia che arriva due minuti dopo. Ad infliggerlo è Venitucci che trafigge Iuliano con un destro velenoso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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