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San Giovanni la Punta, colpi di pistola

San Giovanni la Punta, colpi di pistola contro affiliato del clan dei «Laudani»

Gambizzato Francesco Pistone: era appena uscito dal carcere

Di SIMONE RUSSO |

Sparatoria in pieno centro di San Giovanni La Punta. Quattro colpi di pistola sono stati sparati contro Francesco Pistone, pregiudicato, affiliato al clan dei “Laudani”, da poco uscito dal carcere. Intorno alle 19,40, secondo una prima ricostruzione ancora in fase di verifica, l’uomo, 52enne, stava entrando all’interno di un bar in via della Regione, quando sono stati esplosi al suo indirizzo tre colpi di pistola che lo hanno colpito alle gambe e ad un braccio. Un altro proiettile è andato a infrangere il lunotto di una fiat Panda posteggiata in prossimità del bar. L’uomo si è subito accasciato a terra. Gli inquirenti non hanno ancora stabilito in quanti abbiano sparato e se i killer si trovavano all’interno di un mezzo a quattro o due ruote. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri di Gravina e San Giovanni La Punta con l’ausilio della polizia locale puntese. Immediato l’intervento degli operatori del 118 che hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso del Cannizzaro, dove il ferito è ricoverato. La prognosi non è ancora delineata, ma sembra escluso il pericolo di vita. Francesco Pistone, dopo essere sfuggito alla cattura durante l’operazione “Fico d’India 8”, era stato arrestato nell’agosto del 2004 e condannato nel 2005 a otto anni di carcere per associazione mafiosa. Nel 2005 era considerato il reggente del clan dei “Laudani” ed il suo nome era inserito nell’elenco dei cinquecento latitanti più pericolosi. Sul luogo sono poi intervenuti anche i Ris per cercare di risalire alla dinamica del tentato omicidio. Al momento, non sembrerebbe esserci testimoni del fatto di sangue, anche se all’ora del tentato omicidio c’era un notevole flusso di persone. I Carabinieri hanno controllato anche l’interno del negozio che l’uomo era solito frequentare. Nessuno dei residenti della zona vuole commentare. Qualcuno a denti stretti spiega che non si sono neanche accorti di quanto stesse accadendo, scambiando i colpi d’arma da fuoco per i botti dei fuochi d’artificio per la festa di S. Mauro nella vicina Viagrande.

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