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Catania, il Comune fa marcia indietro

Catania, il Comune fa marcia indietro Stop a esperimento notturno strisce blu

Da rifare il Piano per riordinare traffico e sosta nel centro storico

Di Carmen Greco |

E alla fine il Comune fece un passo indietro. Anzi no, forse. Vedremo. La conferenza dei servizi su parcheggi e «movida» convocata ieri è stata solo una prima presa di contatto, un primo momento di confronto tra le parti. Per le decisioni c’è ancora da studiare, da valutare. Insomma non ci sono decisioni. E nessuno ha detto «abbiamo sbagliato». Ma tant’è. Alcune cose però sono state messe in chiaro. Innanzitutto lo stop – da giovedì 22 gennaio – del periodo di sperimentazione, che non verrà ripetuto. Quindi, scompare il movida bus, non si pagherà la tariffa notturna sulle strisce blu e tutto torna momentaneamente come prima. Momentaneamente perché la sospensione ha una durata, vale a dire la conclusione della festa di S. Agata. Nel frattempo, dice l’Amministrazione comunale «partirà la rimodulazione del piano che sarà definita in questi giorni». Tutto da discutere, quindi. Ieri sul tavolo sono state lanciate proposte ed osservazioni tra Amministrazione, consiglieri comunali e circoscrizionali e associazioni di categoria. Secondo l’Amministrazione tra le considerazioni positive di queste settimane di sperimentazione c’è quella che «il contrasto ai parcheggiatori abusivi è cresciuto». Inoltre che è necessaria l’individuazione di aree di parcheggio più idonee, che bisogna rimodulare il percorso del Movida bus fino a fargli toccare, per esempio, l’area del parcheggio Sanzio, che si dovrebbe studiare la possibilità di estendere fino a notte il servizio del Brt (il bus rapid transit che collega il centro con il parcheggio Due obelischi). Si è parlato anche della riduzione del costo del ticket notturno per il parcheggio e di questo si continuerà a discutere nei prossimi giorni. L’assessore alla Mobilità Rosario D’Agata ha annunciato per oggi una riunione di tutti assessori interessati e per giovedì un nuovo incontro con tutte le parti interessate. «In ogni caso -ha precisato – da Sostare abbiamo avuto la notizia che occorreranno dieci giorni per riprogrammare il software dei parcometri». Segno che l’Amministrazione intende fare marcia indietro anche sul costo – 2 euro – del biglietto notturno valido dalle 21 alle 3 del mattino. Alla riunione di ieri erano presenti tra gli altri, gli assessori alla Viabilità Rosario D’Agata, alla Polizia urbana Marco Consoli, alle Attività produttive Angela Mazzola e al Bilancio Giuseppe Girlando, il comandante dei vigili urbani Pietro Belfiore e il suo vice Stefano Sorbino, oltre ai rappresentanti di «Sostare», Amt e Fipe (Federazione italiane pubblici esercizi). «Siamo partiti – ha detto il presidente provinciale Roberto Tudisco – con il piede giusto. Il fine comune è quello di far fruire il centro storico in assoluta sicurezza ai cittadini allontanando i posteggiatori abusivi e regolamentando il parcheggio contemperando le esigenze dei frequentatori e dei residenti. Ci siamo detti disponibili a collaborare con l’Amministrazione anche per diffondere informazioni sul piano così come verrà rimodulato esponendo al pubblico delle locandine nei nostri esercizi». Infine un’annotazione sui parcheggiatori abusivi. Ieri anche il questore uscente, Salvatore Longo, ha parlato della necessità di avviare indagini «per comprendere le modalità attraverso le quali i gruppi organizzati lo gestiscono». Il sindaco Bianco ha annunciato da parte sua «una lotta sarà senza quartiere. Chiederemo ulteriore collaborazione a qualunque livello per ottenere dei risultati e importantissima, ovviamente, sarà la partecipazione dei cittadini onesti».

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