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Università di Catania, due ipotesi dopo il no al reintegro di Maggio

Università di Catania, due ipotesi dopo il no al reintegro di Maggio

Il caso del direttore generale rimosso, reintegrato e ora di nuovo rimosso. Potrebbe tornare il dott. Federico Portoghese oppure si procederà a un bando pubblico

Di Redazione |

CATANIA – Il Tribunale del Lavoro di Catania, in composizione collegiale, ha accolto il reclamo dell’Ateneo, presentato dalla difesa tecnica e istituzionale dell’Avvocatura distrettuale dello Stato, avverso la reintegra del dott. Lucio Maggio nelle funzioni di direttore generale, disposta dal giudice nel primo grado della sede cautelare. La motivazione della sentenza, che chiude definitivamente la fase cautelare del contenzioso, risiede primariamente nella inapplicabilità del provvedimento di reintegra alla tipologia contrattuale e alla fattispecie funzionale e professionale del dirigente a contratto.   Il rettore e gli organi di indirizzo dell’Università di Catania prendono pertanto atto di un provvedimento che conferma la correttezza e la linearità del loro operato e provvederanno nei prossimi giorni agli adempimenti conseguenti. «Prosegue – dichiara il rettore Giacomo Pignataro – l’impegno volto a dare solidità, efficienza, continuità ed efficacia all’azione amministrativa e di programmazione dell’Ateneo, chiamato a rispondere nei prossimi mesi e nei prossimi anni a sfide difficili e complesse, sul piano della valutazione della didattica e della ricerca e della garanzia dei servizi erogati a ogni livello».   Si chiude così una lunga querelle che ha visto contrapposti il rettore, il Senato accademico e il Cda dell’Ateneo e il dott. Maggio, ricercatore di Diritto romano, nominato dall’ex rettore Recca direttore amministrativo e in seguito direttore generale. Il “caso Maggio” era scoppiato nell’aprile dell’anno scorso, quando il rettore Pignataro aveva contestato al direttore generale la proroga di due contratti dirigenziali a tempo determinato e aveva avviato una procedura disciplinare che aveva portato alla sua rimozione. A novembre il Tribunale del Lavoro aveva accolto il ricorso di Maggio, reintegrandolo nel ruolo, ora il nuovo e definitivo, si spera per il bene dell’Ateneo, colpo di scena.   Per quanto riguarda la nomina del nuovo direttore generale sono due le ipotesi: o il ritorno del dott. Federico Portoghese, che ha ricoperto la funzione per quasi sei mesi dopo la revoca dell’incarico a Maggio da parte del Cda dell’Ateneo. L’altra strada sarebbe quella di procedere a un bando pubblico. Gli atti amministrativi compiuti nel frattempo da Maggio – compresa la promozione e la rotazione di nuovi dirigenti – restano validi secondo il principio del “funzionario di fatto”, lo stesso per cui Maggio non aveva annullato le decisioni prese a suo tempo da Portoghese.

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