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L’anziano devoto col medaglione di famiglia che risale all’800

L’anziano devoto col medaglione di famiglia che risale all’800

Di Damiano Scala |

CATANIA – Sant’Agata per il settantanovenne Carmelo Matteo Mazzola non è solo devozione. Lui, con il sacco bianco da una vita, la Vara, il Fercolo e la processione vuol dire fare un tuffo nel passato di oltre mezzo secolo. Andare indietro nel tempo in quelle tradizioni, in quei colori, in quei sapori che oggi praticamente non esistono più. Unica testimonianza di quel periodo è il medaglione che porta al colo, con l’effigie di Sant’Agata al Carcere, che suo nonno torronaio gli regalò quando aveva ancora “i causi a ‘cutta”.  

«E’ il simbolo della mia famiglia e lo porterò sempre con me – dice l’anziano signore – lo aveva al collo mio nonno alla fine dell’800 ed oggi, nel 2015, lo porto io con lo stesso orgoglio. Oltre alla fede, portare questo oggetto vuol dire ricordare il mio avo. Una persona come pochi altri in una Catania d’altri tempi che celebrava la sua patrona. Da allora- prosegue Mazzola- è trascorso oltre un secolo e molte cose sono cambiate. L’unica cosa che resta immutata, però, è la sua bellezza e l’amore che i cittadini hanno per lei”.  

Il carro trionfale di Sant’Agata, gli ambulanti che vendevano a turisti e devoti i pulcini, gli allestimenti scenici in cartapesta che rappresentavano alcuni avvenimenti descritti dalla Bibbia: ricordi sbiaditi di memorie destinate a cancellarsi per sempre. Tutto passa ma per Carmelo Matteo Mazzola l’unica cosa che resta è il suo medaglione. Una “reliquia” forse un pò logora ma che conserva intatto tutto il suo fascino di un manufatto che ha 200 anni di vita.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA