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Palermo, sindaci mungono il latte in piazza: «Prezzo troppo basso»

Palermo, sindaci mungono il latte in piazza: «Prezzo troppo basso»

La Sicilia è al secondo posto tra le regioni che producono latte, ma viene venduto in media a 80 centesimi al litro: nelle altre regioni oltre l’euro. L’assessore Caleca: «La gdo ci aiuti ad alzare il prezzo»

Di Redazione |

PALERMO – Una cinquantina di sindaci, provenienti da tutta la Sicilia, hanno munto mucche, pecore e capre in piazza Croci a Palermo, aderendo alla iniziativa Coldiretti, in collaborazione con l’Associazione allevatori che si svolge in contemporanea con numerose altre città d’Italia. «Dobbiamo con forza dire basta alle importazioni che distruggono le nostre produzioni – afferma il presidente regionale, Alessandro Chiarelli – Un esempio su tutti: la Sicilia è al secondo posto tra le regioni che producono latte ovino e questo significa che contribuisce in modo significativo all’economia e alla tutela del territorio. Ma il nostro latte viene venduto in media a 80 centesimi al litro, nelle altre regioni oltre l’euro. È un sistema iniquo dove qualcuno guadagna a scapito degli allevatori».   Per Giuseppe Biazzo, produttore di Ragusa, uno dei problemi è la disgregazione dei produttori sul territorio. «Molte sono state le politiche sbagliate – dice – soprattutto sui sistemi di raccolta che non hanno agevolato la produzione e la trasformazione».   «Abbiamo un vero tesoro e non sappiamo né proteggerlo né sfruttarlo. Faccio un appello alla grande distribuzione a guardare con attenzione a quello che succede in Sicilia» ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca, che ha partecipato alla mungitura pubblica a Palermo, organizzata dalla Coldiretti. «Vorrei che ci fosse una filiera più corta possibile perché più corta è la filiera più è difficile per il malaffare e la mafia infiltrarsi – ha spiegato – Alla grande distribuzione dico: aiutateci ad alzare il prezzo del latte, alzando il prezzo del latte aumenta la distribuzione. La cessazione del sistema delle quote può diventare per la Sicilia occasione di grande sviluppo».

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