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Imu agricola, denuncia Cia Sicilia «No all’inasprimento fiscale»

Imu agricola, denuncia Cia Sicilia «No all’inasprimento fiscale»

Invito ai sindaci a non far pagare le sanzioni di mora oltre il periodo di scadenza in attesa di fare chiarezza ed evitare altre iniqui appesantimenti sul settore primario

Di Redazione |

PALERMO – Sospensione del pagamento dell’Imu agricola e un invito ai sindaci a non far pagare le sanzioni di mora oltre il periodo di scadenza in attesa di fare chiarezza ed evitare altre iniqui appesantimenti sul settore primario. È questa la richiesta della Cia Sicilia rivolta a tutti i comuni siciliani. «Un ulteriore inasprimento fiscale è inaccettabile – spiega in una nota Rosa Giovanna Castagna, presidente della Cia Sicilia -, l’imposta arreca un ulteriore, ingiusto, aggravio agli imprenditori e operatori agricoli, che danneggerà pesantemente il settore agricolo e zootecnico siciliano. L’esenzione totale dell’Imu – continua Castagna – sui terreni agricoli montani non risolve il problema poichè trasferisce il peso del gettito fiscale sugli altri comuni, molti dei quali sono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e di spopolamento. Non è nostra volontà sottrarci al pagamento, ribadiamo però la richiesta di definizione di parametri equi su basi reali di redditività dei terreni, considerando anche le condizioni infrastrutturali che caratterizzano alcuni territori, al di là dell’altitudine. Chiediamo inoltre che si lavori alla ridefinizione delle rendite, è impensabile chiedere agli agricoltori di versare allo Stato una tassa che, nella migliore delle ipotesi, equivale al reddito prodotto».

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