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Con “Il Volo” Sicilia pigliatutto nel Festival dei record

Con “Il Volo” Sicilia pigliatutto nel Festival dei record

Trionfa il belcanto dei tre “tenorini”, ma trionfa soprattutto Carlo conti con gli ascolti

Di Giuseppe Attardi - N |

SANREMO – Con la “benedizione” del suo concittadino Matteo Renzi, ieri sera anche lui spettatore del Festival, Carlo Conti chiude il Sanremo dei record (media d’ascolto più alta degli ultimi 10 anni e saldo attivo di 6 milioni di euro), alzando la mano ai tre tenorini de Il Volo, che iscrivono i loro nomi sull’albo d’oro della rassegna canora. Il successo de Il Volo completa un clamoroso en plein della Sicilia a Sanremo, dopo la vittoria del modicano Giovanni Caccamo fra i giovani. Nel rush finale a tre, i siciliani Piero Barone e Ignazio Boschetto e l’abruzzese Gianluca Ginoble, con la canzone Grande amore, hanno superato Nek, piazzatosi al secondo posto, e Malika Ayane, sul gradino più basso del podio. Nell’edizione del ritorno alla tradizione, trionfano i Claudio Villa 2.0, alfieri internazionali del belcanto.   IL GIALLO Alla finale si arriva con un piccolo giallo. Nek, infatti, in una prima lettura risultava piazzato al nono posto. Un momento di empasse e di imbarazzo, dopo alcuni minuti, arriva un altro foglietto a Carlo Conti, nel quale al nono posto compare un altro nome, quello di Nina Zilli. Con un po’ di spavento, il cantante di Fatti avanti amore rientra nella terna finalista. Comprensibile lo scorno dell’interprete di Sola. «Un errore della grafica» spiegherà Carlo Conti, scusandosi per l’incidente.   Grande delusione per il catanese Lorenzo Fragola: canta male in finale e si ferma al decimo posto. Solo settimi i Dear Jack, superati dalle due colleghe talent Annalisa (quarta) e Chiara (quinta). Prevedibile l’ultimo posto per la coppia Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi. Adesso e qui (nostalgico presente) di Malika Ayane, fra i cui autori c’è il modicano Giovanni Caccamo, vince il premio della critica della sala stampa, mentre quello di radio–tv–web va a Nek.   TORNA PANARIELLO Sul palco dell’Ariston, dove nel 2006 condusse una sfortunata edizione di Sanremo affiancato da Ilary Blasi e Victoria Cabello, torna Giorgio Panariello. E questa volta, nelle vesti di ospite comico, raccoglie applausi sfoderando la classica imitazione di Renato Zero prima di lanciarsi in un monologo demagogico tra vecchi e nuovi vizi e virtù, tra le belle ministre di Renzi e quelle brutte di Monti, fino all’affondo sui veri “peccati capitali” di oggi, «la corruzione, la violenza sulle donne, lo spreco di denaro pubblico, l’evasione fiscale. Ma ormai non ha più paura nessuno di peccare, perché non c’è la certezza della pena. C’è l’amnistia, l’indulto, la prescrizione. Processo Eternit, tutti assolti. L’Aquila, assolti. Cucchi, assolti. L’unico in galera è Corona. E a Schettino danno 16 anni, ma per ora non ne fa uno, lui è libero, un pochino di inferno lo meriterebbe anche lui. Ma tanto all’inferno non ci arriva, fa ribaltare il traghetto di Caronte».   Non c’è paragone con un professionista del calibro di Will Smith, che diverte nonostante gli impacci della traduzione. La star di Hollywood impartisce lezioni di rap a Carlo Conti, incontra il suo doppiatore Pino Insegno, e accenna in italiano Nel blu dipinto di blu. Infine, un po’ di promozione al nuovo film Focus: niente è come sembra al fianco dell’attrice Margot Robbie.   LA FAMIGLIA MANENTI Dopo l’incredibile famiglia extralarge di Catanzaro, torna la gente comune al Festival e ancora una volta è protagonista la provincia di Ragusa. Da Donnalucata arrivano infatti Bartolomeo e Concetta Manenti (lei modicana), sposati da 65 anni per raccontare il loro amore, un ritratto dell’Italia in linea con il racconto del festival targato Conti.   VIDEOMESSAGGI Ogni cantante in gara viene introdotto da un messaggio di un amico o di un sostenitore. Leonardo Pieraccioni per Masini, J–Ax per Nina Zilli, Fiorella Mannoia per Chiara, Kekko dei Modà per i Dear Jack, Caterina Caselli per Malika Ayane, Max. Biaggi ed Eleonora Pedron per Nek, Placido Domingo per Il Volo, Alessandra Amoroso per Annalisa, Edoardo Bennato per Alex Britti, Stefano Bollani per Irene Grandi, Fedez per Lorenzo Fragola, Francesco Renga per Bianca Atzei, Flavio Insinna per Moreno, Emis Killa per Gianluca Grignani, Rossana Casale per Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Marco Bocci per Nesli.   Ospiti musicali Ed Sheeran è l’unico vero superospite musicale internazionale di questa edizione. A soli 23 anni è l’artista numero 1 al mondo che ha venduto oltre con 10 milioni copie ed è stato in vetta alle classifiche in 83 Paesi. L’attuale singolo Thinking out loud – il terzo estratto dall’album x – è la canzone d’amore più ascoltata al mondo. In apertura il kolossal di David Zard Romeo e Giulietta (in maggio ad Acireale) e l’ouverture del Nabucco nella versione rock della Pfm, accompagnata dall’orchestra dell’Esercito italiano. In odor di sciacallaggio, Enrico Ruggeri continua la “r. i. p. parade” cantando Tre signori dal nome di Gaber, Jannacci e Faletti. Gianna Nannini si limita a interpretare “L’immensità” e “Sei nell’anima” perché Massimo Ranieri, bloccato dall’influenza, non l’ha potuta raggiungere per duettare sulle note di ‘O sole mio. D’altro canto ieri a Sanremo pioveva.

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