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Ponte di Cassibile, nuovo progetto dell’Anas mette tutti d’accordo

Ponte di Cassibile, nuovo progetto dell’Anas mette tutti d’accordo

Chiuso al traffico il 22 settembre, sei mesi dopo, non sono ancora cominciati i lavori, eppure la data di consegna era prevista per il 10 dicembre dell’anno scorso. Ma pare che finalmente si è arrivati ad una svolta

Di Francesco Midolo |

AVOLA – Che non sarebbe stato facile trovare una soluzione per il consolidamento del ponte di Cassibile, lo si era capito già da quando, alla fine di ottobre, la Sovrintendenza stoppò il progetto di demolizione e ricostruzione del ponte che l’Anas era pronta ad eseguire. Chiuso al traffico il 22 settembre, sei mesi dopo, non sono ancora cominciati i lavori, eppure la data di consegna era prevista per il 10 dicembre dell’anno scorso. Pare che finalmente si è arrivati ad una svolta. Le nuove tecniche ingegneristiche e l’utilizzo di travi e tiranti di acciaio sembra aver messo tutti d’accordo. Manca ancora il “si” definitivo della Sovrintendenza di Siracusa e del Genio Civile, che verosimilmente sarà messo nero su bianco già questa settimana, ma il progetto realizzato dall’ingegnere dell’Anas Giovanni Fiordaliso difficilmente troverà oppositori.   «Insieme all’ingegnere Fiordaliso – dice il sindaco Luca Cannata – a seguito della riunione che è stata fatta in prefettura dove si era stabilito di realizzare un nuovo piano di lavoro, è stata trovata una soluzione migliorativa del progetto che riguarda il ponte. Questo nuovo studio consente di poter superare il limite del carico che attualmente prevede le 3,5 tonnellate, per portarlo alle 4,5 tonnellate. Tutto ciò preservando la storicità e l’impatto ambientale del ponte, ma aumentandone il consolidamento e la tenuta strutturale».   Entrando nei dettagli, i lavori che interesseranno il ponte dovrebbero seguire i seguenti passaggi: riparazione dei danni, rinforzo della struttura e ristrutturazione del bene. Il primo livello d’intervento sarà quindi dedicato, una volta stabilite tutte le criticità, alla riparazione di crepe, fessure e parti in calcestruzzo che stanno cedendo. Il tutto con l’ausilio della nuove tecniche. Cerniere in acciaio e “punture” di collante all’interno della struttura in punti prestabiliti. Poi verrà la fase del rinforzo, e ancora una volta il protagonista di questo intervento sarà l’acciaio. Delle travi fatte in lega ferro-carbonio, seguiranno il percorso delle assi principali della struttura: i due archi, i pilastri, la carreggiata.   Un ponte dentro il ponte. La struttura sarà notevolmente rafforzata con l’ausilio di tiranti in acciaio che serviranno a mantenere in tensione la “vecchia” struttura con quella nuova. Un lavoro molto simile a quelli che recentemente si stanno realizzando per la ristrutturazione degli edifici e dei monumenti colpiti dai terremoti dell’Aquila e dell’Emilia Romagna. Nuovi e robusti cavi, potrebbero ancorare la struttura alle sponde del fiume sul quale sorge, garantendo anche quella stabilità richiesta dal Genio Civile in caso di calamità idraulica. L’ultima fase sarà quella del restauro, per garantire la conservazione e l’estetica che con il tempo, ha fatto del ponte di Cassibile un monumento dell’era “nostalgica”.   Per non incidere sull’impatto ambientale, tutti i materiali utilizzati saranno dei colori già impiegati per la costruzione del ponte 70 anni fa. Ma la notizia che forse più interessa i diretti interessati all’utilizzo del ponte, e cioè automobilisti e autotrasportati, è che di certo sarà aumentata la portata di carico garantendo il passaggio sul nuovo ponte anche dei veicoli che sfiorano le 4,5 tonnellate. Un passaggio non di poco conto visto che la strada era battuta dai veicoli commerciali che dalle campagne di Avola, Noto e Rosolini, portano il loro “lavoro” ai grandi centri di smistamento alimentare che si trovano per la maggior parte fra Siracusa e Cassibile.   «Questa ipotesi progettuale – dice Cannata – nei prossimi giorni sarà vagliata e definita sia dalla Sovrintendenza che dal Genio Civile in modo tale che si possano iniziare al più presto i lavori. Sarà cura dell’Anas e dello stesso ingegnere Fiordaliso far procedere l’iter dopo aver sentito gli altri enti coinvolti». A meno di eventuali colpi di scena, la prossima settimana sarà dato il via definito al progetto. Se i tempi rimarranno quelli previsti in fase di redazione del primo intervento (e cioè 90 giorni circa), il ponte tornerà ad essere fruibile, cercando di essere il più ottimisti possibili, la prima settimana di luglio.

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