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E-commerce e alta qualità nel segreto dell'agricolturasiciliana che vince nell'e-commerce

E-commerce e alta qualità il segreto dell’agricoltura siciliana che vince nell’e-commerce

Vitigni autoctoni e cultivar d'olio siciliano alla scalata dei mercati del Nord Europa

Di Redazione |

«Internet e commercio elettronico sono ormai strumenti imprescindibili per qualsiasi azienda. Anche per questo abbiamo deciso di accrescere il nostro peso nell’ #e-commerce, aderendo al gruppo di aziende, 100% siciliane, presenti su #lasiciliastore.it. Ma credo ancora molto nella vendita “per contagio”». E’ quasi una dichiarazione di fedeltà al vecchio passaparola quella di Salvatore Piana, imprenditore e fondatore dell’azienda agricola Giusafrà di contrada Ficominutilla, tra Belpasso e Ragalna, a una manciata di chilometri dal Parco dell’Etna. E, a giudicare dal nome stesso dato alla sua impresa – acronimo delle iniziali di Giuseppe, Sara e Francesca – il contagio ha riguardato anche la sua famiglia, trasferendo ai tre figli dell’imprenditore la passione per le eccellenze siciliane e quella per le colture tipiche; Dai vitigni autoctoni, come il #nerello mascalese e il nerello cappuccio, da cui nascono le produzioni di rosso Igt Encelado e Titano, ai cultivar di olio tradizionali dell’isola, come la nocellara e la biancolilla.

«L’azienda – spiega Piana – ha avviato la propria attività nel 2004, puntando sulla valorizzazione di un uliveto “tappezzato”, per quasi il 70% della sua estensione, da piante secolari e sullo sfruttamento di un piccolo frutteto. Ma poteva già contare su una mia esperienza personale nel settore, lunga almeno quarant’anni. Oggi si occupano di quasi tutto i ragazzi, a cominciare da Francesca a cui ho affidato l’amministrazione. Mentre altri aspetti, come il marketing e le public relations vengono curati da Giuseppe e Sara. Insomma, è il frutto di una passione di famiglia». Una passione che ha portato l’azienda, in pochi anni, ad un’estensione complessiva di quasi otto ettari, al recupero di un antico vigneto, oggi coltivato ad alberello e ad una diversificazione delle commesse che, oltre alla produzione olearia e vinicola, ricomprende anche la preparazione e il confezionamento di conserve, liquori, creme spalmabili, condimenti aromatizzati e prodotti cosmetici totalmente naturali, come i saponi alla lava dell’ #Etna e al ficodindia. 

Nuove idee e recupero della bellezza. «Come nel restauro di una vecchia caserma che abbiamo trasformato in pub old style, l’Eight horses di Belpasso». Ma con un obiettivo preciso. «Il target di clientela a cui ci rivolgiamo è certamente di alto profilo – sottolinea Piana –. Quasi tutti i prodotti Giusafrà sono certificati come biologici e il nostro extra-vergine riporta in etichetta il marchio Dop Monte Etna. Questo ci spinge a consolidarci all’interno di una nicchia di mercato. La roccia vulcanica e la varietà di colture danno ai nostri prodotti qualcosa in più e questo dovrà rappresentare in futuro un valore aggiunto, per tutte le aziende del nostro territorio». 

E a mostrare apprezzamento per il #madeinSicily targato Giusafrà – che annuncia la sua presenza anche al padiglione Italia dell’imminente #Expo milanese – sono soprattutto gli stranieri con una quota di export che ha superato ormai il 90 per cento del fatturato complessivo. «La formula vincente è sempre più quella “bundle”, del cestino di prodotti mono-dose o in doppia dose e i Paesi di destinazione sono, al momento, sei – snocciola l’imprenditore -; Germania, Austria, Danimarca, Polonia, Francia e Romania. Ma si stanno aprendo alcune opportunità anche in Canada e nei Paesi scandinavi». Poi, Piana fa una tirata d’orecchie ai suoi colleghi corregionali: «Nell’export il problema delle imprese siciliane non è tanto trovare sbocchi di mercato. Quanto riuscire a mantenere le commesse “conquistate”. E per far questo è essenziale mantenere sempre alto il livello delle forniture»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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