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Canicattì, quartiere in subbuglio«Quel muro va subito demolito»

Canicattì, quartiere in subbuglio «Quel muro va subito demolito»

Di Redazione |

Un intero quartiere in subbuglio a Canicattì per via di un muro in cemento armato che si sta realizzando nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’ex convento di San Domenico. Decine di cittadini sono scesi in piazza chiedendo al sindaco Vincenzo Corbo e ai progettisti di abbattere la struttura che già, in larga parte, è stata edificata. Si tratta dei lavori di restauro di un convento di fine Ottocento che dovrebbe diventare, a lavori conclusi, un centro culturale oltre che ospitare anche degli uffici del Comune.

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I progettisti – che hanno collaborano con il gruppo Portoghesi che all’epoca vinse il concorso di idee – però si difendono: «Abbiamo rilevato un generale degrado fisico del complesso conventuale per le manomissioni subite nel corso del tempo ed in particolare nell’ultimo secolo, avevano alterato profondamente lo stato originario dell’edificio e dei luoghi tanto da renderli irriconoscibili e di difficile lettura». I progettisti ricordano insomma che nel corso dei decenni erano state realizzate altre strutture ben più alte del muro, ora demolite: «La scelta progettuale di ripristinare il muro di cinta del convento scaturisce da precise ragioni tecniche ed oggettive. La riproposizione dell’antica chiusa del convento con il ripristino dei muri che seguono il perimetro del giardino, nasce da una precisa volontà progettuale e cioè ridare l’idea di quello che il tempo e l’uomo avevano cancellato e che esisteva sin dai tempi della prima edificazione, ricreare una cinta realizzata nella bianca pietra calcarea locale, la stessa in cui fu costruito il convento. Tutti complessi religiosi hanno ed avevano un muro di cinta. Nessun danno pensiamo sia stato fatto alla comunità di Canicattì e tanto meno ai residenti di via Milano. Le richieste degli abitanti della via interessata, purtroppo arrivano tardive ed in una fase della vita dell’opera in cui molto complicato è fare una variante».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA