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Scandalo formazione Ciapi In venti rinviati a giudizio

Scandalo formazione Ciapi In venti rinviati a giudizio

Processo al via a luglio per il secondo filone dell’inchiesta sull’ente di formazione Ciapi. Imputati accusati di corruzione e di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti

Di Redazione |

Il gup di Palermo, Lorenzo Matassa, accogliendo le richieste della Procura ha rinviato a giudizio (il processo comincerà il 7 luglio alla quarta sezione del Tribunale) venti persone fisiche e cinque giuridiche nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta sull’ente di formazione Ciapi. Gli imputati rispondo a vario titolo di corruzione e di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Si tratta dell’ex consulente dell’ente per la formazione, Faustino Giacchetto, del senatore di Forza Italia Francesco Scoma, dell’ex deputato regionale Fi Santi Formica, dell’ex parlamentare del Pdl all’Ars Salvino Caputo, del deputato regionale dell’Udc Nino Dina, degli ex consiglieri comunali di Palermo Salvatore Alotta e Gerlando Inzerillo, del sindaco di Santa Flavia (Pa) Salvatore Sanfilippo, dell’ ex presidente del Ciapi Francesco Riggio, degli ex dirigenti dell’ente Sandro Compagno e Carmelo Bellissimo, ma anche di Calogero Bongiorno, Massimiliano Sala, Armando Caggegi, Giancarlo Ferrara, Maurizio Pipitone, Antonina Di Salvo, Alfredo Flaccomio, Ornella Graziano e Vicenzo Li Mandri. Le società rinviate a giudizio sono: la Media Consulting srl, la Media Center and Management srl, la Effemmerre Group 007 srl, la Cofarg srl, e la Adilat sas di Di Salvo Antonina.

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