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Pozzallo, il racconto dell’orrore dei migranti

Pozzallo, il racconto dell’orrore dei migranti Corpi gettati in mare e dilaniati dagli squali

La Polizia arresta scafista: è il 14° dell’anno / VIDEO

Di Fabio Russello |

La polizia di Stato di Ragusa ha fermato il presunto scafista dello sbarco di migranti di ieri a Pozzallo. È il 14mo del 2015 ed è originario della Guinea. All’ uomo non è contestato soltanto il favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina, ma anche la morte, derivante da altro reato, di un migrante, deceduto durante la traversata dopo aver esalato benzina che era rovesciata per il mare mosso. 

In manette è finito Aboubakarma Banghoura, nato in Guinea, di 19 anni. L’uomo è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria perché accusato di aver condotto il gommone dalle coste libiche fino a quando non sono stati soccorsi da una motovedetta maltese in acque SAR libiche, così come era stato da loro programmato. Ma dovrà anche rispondere della morte, come conseguenza di altro delitto, di un giovane, presumibilmente nigeriano, che è deceduto probabilmente per le esalazioni di idrocarburi e poi è stato gettato in mare prima dei soccorsi.

La vicenda è relativa al soccorso avvenuto nel tardo pomeriggio del 12 aprile scorso di un gommone da parte dellla motonave della Guardia Costiera Maltese denominata “P51” a 128 miglia da Malta, in acque di competenza SAR libiche. Sono state salvate sul gommene 110 tra maliani, invoriani, nigeriani, senegalesi e ghanesi.

Gli uomini della squadra Mobile di Ragusa – con la partecipazione dei Carabinieri e della sezione operativa navale della Guardia di Finanza hanno individuato in poche ore dal loro arrivo, lo scafista della Guinea perché indicato dai migranti come il comandante del gommone. Il “comandante”, così come chiamato dai migranti, non ha voluto collaborare con la Polizia e si è dichiarato innocente. I testimoni hanno riferito che l’uomo faceva parte dell’organizzazione in quanto non dimorava nei capannoni con gli altri passeggeri ma è giunto in spiaggia quando già erano tutti sul gommone. “E’ arrivato a bordo di una macchina con i libici, è sceso, gli hanno dato qualcosa in mano, forse il satellitare e poi siamo partiti”.

Durante la verbalizzazione delle dichiarazioni rese dai migranti è emerso che un nigeriano è morto nel corso della traversata. Tutti hanno raccontato di avere viaggiato senza cibo e con una piccola scorta di acqua ma l’uomo sarebbe comunque morto per le esalazioni di idrocarburi. “Lo abbiamo visto accasciarsi, ha vomitato e poi è caduto a faccia in giù al centro del gommone; credevamo si riprendesse ma così non è stato; qualcuno appena ci siamo resi conto fosse morto lo voleva gettare in acqua ma i nigeriani non hanno voluto, hanno detto lui viaggia con noi; ad un certo punto ho visto che lo gettavano in acqua credo per il poco spazio o perché stava arrivando la barca che ci ha soccorsi”. La salma, hanno riferito testimoni, è stata gettata in mare e il corpo è stato dato dilaniato da squali che seguivano il gommone.Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato circa 60.000 dollari dai passeggeri del gommone che sommati per tutti quelli soccorsi in questi giorni hanno fruttato centinaia di migliaia di dollari ai criminali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA