Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Asso 21, profughi confermano il racconto

Asso 21, profughi confermano il racconto ”Colpi di mitra da una motovedetta libica”

Catania: manette a scafista / FOTO / VIDEO 1 / VIDEO 2 / VIDEO 3

Di Redazione |

I migranti sbarcati dal rimorchiatore Asso 21 hanno confermato il racconto secondo cui una motovedetta libica avrebbe fatto fuoco, in aria, per sollecitare i soccorritori a trasbordare gli immigrati dal peschereccio. Il racconto è emerso nel corso delle indagini che hanno portato i poliziotti della Squadra Mobile al fermo di un presunto scafista, un sedicente egiziano di 41 anni, Marghali Saber Marghali Ali, accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo è stato individuato dalla Squadra Mobile e dallo Sco quale conducente di un’imbarcazione in legno di circa 15 metri, di colore azzurro, priva di bandiera e sigla di identificazione, su cui viaggiavano 274 migranti, soccorsa il pomeriggio del 13 aprile dal rimorchiatore denominato “Asso 21” che è giunto al porto di Catania ieri.

GUARDA IL VIDEO 1 / GUARDA LA GALLERY DI FOTO

I migranti hanno confermato l’ipotesi degli spari (in aria) da parte di un mezzo militare presumibilmente libico. Tutto è accaduto mentre erano in corso le operazioni di trasbordo dei migranti dal peschereccio al rimorchiatore. Si è accostato un motoscafo di colore grigio militare con due motori fuoribordo, dotato di barra lampeggiante, battente bandiere libica, con a bordo quattro individui indossanti impermeabili di colore giallo. Due dei quattro occupanti del motoscafo, armati di fucili mitragliatori hanno esploso alcuni colpi in aria, verosimilmente per sollecitare il trasbordo dei migranti. A causa del trambusto determinato da tale azione, due migranti sono caduti in mare prontamente recuperati da altri extracomunitari.

GUARDA IL VIDEO 2

A Pozzallo scafista confessa. A Pozzallo invece la Squadra mobile con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza ha individuato tra i 400 migranti gli scafisti di uno dei gommoni soccorsi. Si tratta di un giovane gambiano. L’uomo inizialmente ha inventato storie di fantasia, quasi di una costrizione a condurre il gommone, ma successivamente ha ammesso la propria responsabilità. Il cosiddetto “uomo bussola” ha ammesso subito di aver percepito del denaro ed un passaggio grati per occuparsi della rotta da seguire, previa una mini preparazione fatta in una casa attigua alla spiaggia luogo di partenza sulle coste libiche. Stante quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato per i complessivi 400 sbarcati circa 250 mila dollari dai passeggeri dei gommoni soccorsi. 

GUARDA IL VIDEO 3

Completate le operazioni, due occupanti del motoscafo battente bandiera libica sono saliti a bordo del peschereccio ed entrambi i natanti si sarebbero diretti verso le coste libiche. Marghali è stato trovato in possesso di un borsone al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati 5.000 dollari USA e 700,00 euro e due telefoni cellulari. Intanto i numeri sono quelli di un esodo bibblico con oltre diecimila sbarcati in pochi giorni e di una “vera e propria emergenza umanitaria” come l’ha definita il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino al termine di un incontro con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per far fronte al problema dell’accoglienza.

«L’Italia – riconosce l’Onu – sta portando un fardello enorme per conto dell’Europa sul problema dell’immigrazione». Ed il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, chiede un rafforzamento dell’operazione Triton. La prossima settimana Alfano vedrà a Roma il commissario Ue all’immigrazione, Dimitris Avramopoulos, al quale chiederà un maggiore impegno a sostegno dell’Italia. Si susseguono dunque senza sosta gli interventi di soccorso nel Canale di Sicilia e gli arrivi di migranti nei porti siciliani che il Viminale deve poi smistare in strutture sparse su tutto il territorio nazionale, per evitare che il peso ricada come adesso su poche regioni (un terzo degli accolti si trova in Sicilia e Lazio).

Tutte le Prefetture sono impegnate a trovare soluzioni alloggiative sul territorio. Naturalmente le Regioni a guida leghista alzano le barricate. «Non ci stiamo – dice il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, a subire questa invasione, quindi zero posti in Lombardia finchè continuerà l’atteggiamento irresponsabile da parte del governo». Stesso concetto espresso dal governatore veneto Luca Zaia. Ecco dunque l’incontro tra Alfano e Chiamparino oggi al Viminale. «L’obiettivo – spiega Chiamparino – è di non lasciare le regioni rivierasche del Sud ad affrontare da sole questo fenomeno». Per la prima accoglienza ai migranti il ministero sta lavorando al progetto di creare ‘hub’ regionali, come il villaggio di San Giuliano di Puglia (Campobasso) che potrebbe ospitare almeno un migliaio di stranieri, in attesa che vengano verificati i requisiti dei richiedenti asilo. Si lavora anche a caserme dismesse dalla Difesa. L’Italia torna poi a bussare alla porta di Bruxelles.

«L’impegno – fa notare Gentiloni – è al 90% sulle spalle della Marina italiana, ma l’emergenza non riguarda solo l’Italia. Bisogna dare più soldi all’operazione europea (Triton) in corso. Abbiamo il dovere di salvare vite e accogliere le persone in modo civile, ma abbiamo anche il dovere di chiedere alla comunità internazionale di impegnarsi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA