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Akragas, nessuno mai come Beppe Meloni

Serie d, nessuno mai come beppe meloni

Di Carmelo Lentini |

Esodo biancazzurro assicurato a Villa San Giovanni. La piccola cittadina calabrese, domenica prossima, si colorerà di biancazzurro. Un match che potrebbe chiudere, definitivamente, il discorso promozione. In città si stanno vivendo dei momenti esaltanti, e l’intera comunità è pronta a brindare al salto di categoria. Anche la provincia è in fibrillazione, e dai vari centri dell’interland, sono pronti a partire pullman organizzati. Intanto, con gli otto gol rifilati all’Orlandina, la speciale classifica marcatori, subisce una forte impennata in favore dei bomber biancazzurri. Il tris di Beppe Meloni, ad esempio, pone l’attaccante sardo al secondo posto con 20 reti, alle spalle di Galizia con 22, mentre Filippo Tiscione diventa il secondo marcatore akragantino con 12, seguito ad una lunghezza da Emanuele Catania con 11. Più giù, Peppe Savanarola con 9, mentre Nicola Arena rimane a quota otto. In poche parole, solo loro hanno segnato 60 reti su un totale di 71.

Ma quale è stato l’andamento dei nostri attaccanti a confronto con la stagione precedente? Meloni, con il Savoia, a fine stagione aveva raggiunto quota 16, ed a tre giornate dalla conclusione, potrebbe aspirare ad eguagliare il totale reti realizzate con la Torres e cioè 22. Tiscione, anche lui con il Savoia era riuscito ad andare a segno per otto volte, ma la stagione precedente con il Città di Messina, 13 volte. Per Emanuele Catania, quella con l’Akragas, rappresenta la stagione più prolifica di tutta la sua carriera. Con i suoi undici gol, infatti, ha superato il record personale conseguito con la Nocerina (10 gol), l’anno della promozione dalla C1 in B. Anche Savanarola, rispetto alla stagione precedente (7 reti), ha migliorato la sua posizione, uguagliando il numero dei gol conseguito nella stagione 2012-13 con il Comprensorio Montalto. Il suo record personale è stato conseguito con il Noto in D con 13. Infine Nicola Arena, lo scorso anno con 15, ma l’anno della promozione in D, sempre con l’Akragas con 21 reti.

E’ proprio lui, il giocatore più atteso, l’unico di tutta la linea avanzata, ad avere perso molto rispetto alle stagioni precedenti. Il discorso, a tre giornate dalla conclusione del torneo, comunque non è affatto chiuso, per quanto riguarda questa speciale classifica, e potrà variare in meglio, se si riuscirà a segnare con la stessa frequenza.

Nessuno, nella storia dell’Akragas, ha segnato tanto quanto Giuseppe Meloni, neanche il suo conterraneo Peppe Cau che si è fermato a quota sedici. Si tratta di un anno straordinario, malgrado qualche critica isolata di qualche tifoso che ha fatto inviperire il tecnico Vincenzo Feola. E’ successo alla fine del primo tempo con l’Orlandina, e «qualcuno» dalla tribuna, inopportunamente «suggeriva» di cambiare l’attaccante per un rendimento che (secondo lui) non era soddisfacente.

Pronta la reazione del trainer akragantino in sala stampa, ancora stizzito per l’episodio: “Vorrei vedere maggiore entusiasmo ad Agrigento, e non lamentele che lasciano il tempo che trova. Fortunatamente si tratta di un episodio isolato, ed una sola rondine non fa mai primavera, ecco perché non me la prendo più di tanto, anche se, stavolta, mi sono sentito colpire nell’orgoglio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA