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Catania, siti archeologici senza pulizieri

Siti archeologici senza pulizieri. Bagni off limits per i visitatori

Disagi anche negli uffici della Sovrintendenza

Di Pinella Leocata |

La Finanziaria regionale è stata bocciata, manca il bilancio e non ci sono soldi in cassa, neppure per i pulizieri. Così, scaduto il contratto con la Consip – un contratto che, in mancanza di risorse, non può essere prorogato né rinnovato – da fine maggio tutti i siti e gli uffici della sovrintendenza di Catania, e non solo, non hanno più un servizio di pulizia. Questo significa che nei monumenti aperti al pubblico i bagni sono stati chiusi. Al teatro greco-romano di Catania, per esempio – uno dei siti più belli e visitati – i turisti non possono usufruire di questo servizio. Con quale gradimento è facile intuire. Negli uffici, poi, dipendenti e funzionari sono chiamati a fare le pulizie da sé, e se in molti si sono adattati a portarsi da casa la pezzuola per spolverare, e a garantire l’igiene del bagno, a lavare i pavimenti neanche ci pensano. Comprensibilmente. E nessuno rimuove l’immondizia che gli incivili gettano tra le antiche pietre, né scerba rovi ed erbacce. Una situazione drammatica, ma la sovrintendente facente funzione, la dott. Maria Elena Volpes, assicura che l’assessora regionale ai Beni culturali ha trovato le risorse e ha assicurato che interverrà al più presto. Vedremo. L’ARTICOLO COMPLETO SU «LA SICILIA» IN EDICOLA

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