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TAOFILMFEST John Turturro la star «siciliana» con radici ad Aragona

TAOFILMFEST John Turturro la star «siciliana» con radici ad Aragona

L’attore regista ha ritirato in serata al Teatro Antico il Taormina Arte Award

Di Maria Lombardo |

John Turturro è l’ultima star della sessantesima edizione del TaorminaFilmFest che ieri sera si è concluso. L’attore-regista che ha tenuto di mattina un’affollata masterclass, ha ritirato in serata al Teatro Antico il Taormina Arte Award. Legato alle sue radici italiane e siciliane che l’hanno portato a realizzare i film «Prove per una tragedia siciliana» viaggio nella Sicilia dei pupi e della coppola, nonché «Passione» omaggio alla musica napoletana, Turturro ha annunciato che rifarà «Burton Fink» con i Fratelli Cohen: «Stanno aspettando che io sia abbastanza vecchio da fare Burton Fink vecchio». Ancora dei Cohen parla a proposito del «Grande Lebowski»: riporterà sullo schermo il personaggio di Jesus che interpretò diretto dai due fratelli registi ma stavolta con una storia sua e da lui diretta. Ma intanto è di prossima uscita il film che ha girato nei mesi scorsi in Italia diretto da Nanni Moretti: s’intitola «Mia madre», sua partner Margherita Buy. «Non posso dire niente sul mio personaggio, Nanni non sarebbe contento». In Italia l’aspetta un altro film, con Marco Pontecorvo mentre negli States ha finito «Fargo», serie tv, e a settembre comincerà a girare «True detectives»: 8 episodi sempre per la tv, protagonista un detective. La nostalgia per l’Italia e la Sicilia sono sempre forti per John la cui nonna materna Rosa Terrasi era partita da Aragona (Agrigento) per gli Stati Uniti mantenendo però sempre la cittadinanza italiana. E nel documentario «Prove per una tragedia siciliana» Turturro andava proprio a bussare alla porta di quella che era la casa di sua nonna. «La riscoperta delle radici mi interessa. Negli ultimi anni ho letto molti libri. Fa parte della vita ritrovare le proprie radici. Le persone sono sempre alla ricerca di chi sono. Anche se non vieni da lontano. Perché esisti, perché sei su questa terra, devi sempre cercare di affrontare i tuoi limiti. A volte cerchi qualcosa e puoi avere sorprese negative. Capire un po’ di più su me stesso è fondamentale per me. Anche le cose dolorose sono positive». Autografi e strette di mano a non finire. Se ne va sorridendo e dice «Ciao, arrivederci! ».

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