Notizie Locali


SEZIONI
Catania 11°

Viaggio sulle “vie dello sballo”

Viaggio sulle “vie dello sballo” da Letojanni a Giardini via Taormina

L'analisi: attorno alle discoteche la fiera delle ipocrisie

Di Enrico Scandurra |

Una serie di shortini leggeri. Qualche assaggino in un pub, in un ristorante o una pizza. Tutto consumato velocemente. Le sigarette non mancano. L’abbigliamento alla moda neanche. Si fanno le undici di sera. Tra qualche minuto si parte. Il tempo di organizzarsi. Per darsi appuntamento e mettersi in lista. A volte non serve, perché qualche amico lo si trova sempre. Si può partire. Verso la meta. Verso una serata da sballo. In senso buono, ovviamente. Iniziano così, a Taormina e dintorni, le notti brave, quelle del divertimento assoluto, al ritmo di musica e cocktail. Le notti in discoteca. Le notti estive più trasgressive di tutta la Riviera jonica, da Messina a Catania. Cento chilometri di distanza che tra le due città non si sentono completamente durante la calda estate taorminese. Una distanza “annullata” ogni sera da migliaia di ragazze e ragazzi pronti ad intrufolarsi e a pagare qualsiasi prezzo per una serata diversa, all’insegna del divertimento.

Serate che iniziano ufficialmente dalle 23 in poi e che si chiudono, in alcuni casi, anche all’alba, nonostante le disposizioni per l’emissione di musica, stabilite dalle amministrazioni comunali di Taormina, Giardini Naxos e Letojanni, siano tutt’altro che tenere nei confronti dei titolari di locali notturni. E poi le Forze dell’Ordine. Polizia e Carabinieri sono anche loro presenti durante la notte ad assicurarsi che tutto vada per il verso giusto. Che nessuno si senta male e che non vengano fuori pasticche e roba del genere. Niente di tutto questo sembra accadare. Almeno secondo chi frequenta questi locali. «Solo qualche ubriacatina di troppo» dicono. Nient’altro.

Le serate taorminesi, giardinesi e letojannesi distano anni luce da quelle della Riviera romagnola. I controlli sono ferrei e ciò che è accaduto di recente al Cocoricò di Riccione è solo lontanamente pensabile. Un’isola felice, dunque, che attrae gente dai 16 ai 40 anni. Isole come il Capo dei Greci, hotel a quattro stelle situato proprio nei pressi di Capo Sant’Alessio, sulla Statale 114, e meta degli amanti della musica commerciale e rock italiana. Tutto questo solo il sabato sera. Qui fanno tappa giovani di età compresa tra i 25 e i 30 anni. Entro la mezzanotte l’ingresso per la donna è di solo 1 euro. Per i ragazzi 10. Dopo le 24 il prezzo gravita dai 15 euro per gli uomini ai 10 euro per le donne. Cocktail tutti a 10 euro, con dj Ugo Macaluso che alle 23.30 in punto inizia a suonare, mandando in estasi totale gli oltre 700 paganti.

«Abbiamo migliorato tantissimo, rispetto alla scorsa stagione, l’arredamento del locale e soprattutto si è lavorato molto sui temi – spiega Gaetano Calvagno, trentenne organizzatore catanese che d’inverno è di casa nelle serate universitarie -. Ogni settimana cambiamo tutto. Si passa dalla serata dedicata all’Oriente a quella sull’Africa, fino a Las Vegas. La scorsa settimana, per esempio, abbiamo fatto “tappa” in Messico». Risultato: presenze aumentate del 40%. Spostandoci verso sud si va incontro a uno storico locale letojannese, che da poco ha iniziato la sua attività discotecara. All’estremità nord del lungomare di Letojanni il Paradise Beach Club è diventato, nell’arco di poco tempo, una delle sale da ballo più frequentate in zona.

Anche se ancora è in rodaggio, gli organizzatori Carmelo Bucceri, Franco Saglimbeni, Salvo e Nino Prestipino e Giuseppe Caminiti hanno fatto del ristorante e lido letojannese un punto di ritrovo per l’intera Riviera. «L’appuntamento clou della settimana è il Night Party, il giovedì – afferma Bucceri -. La gente che arriva può fare il bagno in piscina a partire dalle 23 e ballare fino a chiusura serata. La musica si stacca alle 3.00 grazie anche al sindaco, Alessandro Costa, che si è dimostrato disponibile fin dall’inizio della stagione, considerato anche che la struttura è l’unica che a Letojanni è stata adibita a locale notturno». L’unica rimasta dopo l’Aisha e Villa “Greta Garbo”, chiuse ormai da anni. Il viaggio tra le discoteche continua verso Taormina. Seguendo, i motorini che scorrazzano lungo la strada nazionale non ci si può non fermare all’Hotel Lido Caparena. Un’affascinante albergo e ristorante di lusso.

Qui le serate del venerdì e del sabato sono in diretta sul network radiofonico Rtl, presente con i suoi dj. A ferragosto, poi, l’apoteosi. Per 24 ore sulla spiaggia di Spisone musica a ripetizione con diversi special guest e con una forbice di presenze che va dalle 400 alle 650 persone. Il prezzo d’entrata è per tutti lo stesso: 10 euro sia per le donne che per gli uomini. Chiuso lo storico Septimo di Taormina Centro, resiste La Giara, salotto fondato nel 1953 e fiore all’occhiello della Dolce Vita taorminese. Ha ospitato attori come Marcello Mastrianni, Sophia Loren e Nino Manfredi, solo per citarne alcuni. Ma il proprietario, Ettore Manuli, nonostante il marchio sia molto autorevole, ha stabilito prezzi modici per tutti e con dj locali che allietano le serate estive ed invernali. Sicuramente niente a che vedere con gli anni ’60 e ’70, ma il fascino rimane tale e quale.

A confidarlo è un cliente tedesco affezionatissimo, che ogni anno, da trent’anni, si trova in vacanza nella Perla dello Jonio. «Mi sento a casa – afferma Michael -. Il fascino de La Giara è sempre lo stesso, anche se molto è cambiato dagli anni in cui soggiornavo per le prime volte. Indimenticabile il paesaggio e ovviamente anche la musica. Ricordo presenze importanti. Vip ce n’erano tantissimi. Oggi è diverso, ma è comunque bello lo stesso». Rimane una discoteca da grido anche il Meridien di Spisone. I gestori Sandro e Nino Prestipino garantiscono sempre lo stesso tipo di servizio e molti affezionati, ragazzi e ragazze dai 16 ai 30 anni, non si perdono sicuramente il “Martedì d’Italia”, organizzato da Giuseppe Fiolo, con ospiti d’eccezione come il dj giapponese Sasha Tong.

Per i teenagers l’appuntamento da non disertare è quello del Marabù. Celebre negli anni scorsi come ritrovo di “over 30”, oggi tutto è cambiato, con i proprietari Salvatore e Peter Galeano che hanno scelto una linea diversa. Sono soprattutto quindicenni quelli che frequentano ora la storica discoteca di Recanati, con la novità rappresentata, durante il sabato sera, dalla presenza di personaggi della trasmissione televisiva “Uomini e Donne”. Sono lontani, comunque, i tempi in cui a suonare erano nomi importanti, come Coccoluto, Karl Cox e Lucio Vannelli.

Proprio questi erano di casa anche al vecchio Tout Va di Taormina, che oggi è stato trasformato in un albergo di lusso. Lontani sono anche i tempi in cui la discoteca era divisa in due sale, una per ventenni, l’altra per ultra quarantenni. Del vecchio locale (acquistato all’asta da una società di Palermo) è rimasto pochissimo, con la realizzazione successiva pure di 14 appartamenti nel terreno adiacente. Un colpo profondo che Taormina non ha ancora digerito e che forse mai digerirà. Intanto i motorini scorazzano, corrono verso “lidi” nuovi. I ragazzi con gli iPhone scattano foto, pubblicandole su facebook. Li commentano in diretta. Simbolo di una generazione che ha ormai cambiato modo di divertirsi.

L’ANALISI: Attorno alle discoteche la fiera dell’ipocrisiaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: