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Eolie, le sette Perle del Mediterraneo

Eolie, le sette Perle del Mediterraneo

Di Redazione |

Sette perle, ognuna con la sua particolarità, immerse in un mare blu cobalto: queste sono le Isole Eolie (il cui nome deriva da Eolo, re dei venti), una meta unica, non solo in Sicilia, sia dal punto i vista naturalistico che storico. L’isola da cui conviene partire per visitare il variegato arcipelago è sicuramente Lipari, sia per facilità di accesso, sia per importanza storica e culturale. Da qui, poi, si può scegliere tra escursioni naturalistiche, tra cui quelle affascinanti ai crateri di Vulcano e Stromboli, il turismo esclusivo di Panarea, tra ville e yaght, la ricca vegetazione mediterranea di Salina e Filicudi, la tranquillità senza tempo di Alicudi. Le Eolie sono state nominate, nel 1999, patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Lipari è la più grande isola dell’arcipelago. Lunga poco meno di 10 km e larga appena 5, culmina nei 602 m del Monte Chirica. I centri abitati sono Acquacalda, Pianoconte, Quattropani, Canneto e Lipari, dove attraccano traghetti e aliscafi. Qui sono da visitare la Cattedrale, nata in epoca normanna e ricostruita a metà del Cinquecento, e il Museo Archeologico Eoliano che occupa una parte dell’antico castello con torri medievali del secolo XIII e cinta muraria di epoca spagnola. Vulcano. L’isola è formata da tre antichi crateri: il Gran Cratere è ancora attivo e la sua ultima eruzione è avvenuta nel 1890. Uno stretto istmo congiunge Vulcano con Vulcanello (123 m. s. l. m.), sorto dal mare nel 183 a. C. (eruzione documentata da Plinio il Vecchio). Salina, seconda solo a Lipari per dimensioni, raggiunge i 962 m. di quota sulla vetta del Monte Fossa delle Felci. Tre sono i centri abitati dell’Isola, Santa Maria Salina, Leni e Malfa. La vegetazione è molto rigogliosa e predomina la macchia mediterranea. Molto apprezzato il Malvasia di Salina, un vino moscato. Panarea è la più piccola delle Eolie ed è circondata isolotti (come Basiluzzo) e scogli che formano un piccolo arcipelago fra Lipari e l’isola di Stromboli posto su un unico basamento sottomarino. Lo sbarco avviene nel Porticciolo di San Pietro, mentre le altre frazioni abitate dell’isola sono Drauto e Ditella. Nei pressi di Cala Junco sono stati trovati i resti di un villaggio neolitico. Stromboli è dominata dall’attività eruttiva permanente del suo vulcano che continua da circa due millenni. Si sbarca a Scari o a Ginostra, ma sull’isola ci sono anche le frazioni di San Vincenzo, Ficogrande e Piscità. Per raggiungere il cratere (le escursioni con guide sono organizzate giornalmente, verso sera) si parte da Piscità, si arriva prima al vecchio Osservatorio Vulcanologico e poi al cratere sommitale. Filicudi si trova a metà strada tra Salina e Alicudi; sull’isola ci sono tre frazioni: Porto, Pecorini a Mare e Val di Chiesa. L’edificio vulcanico più antico e più esteso è quello denominato Fossa delle felci (m. 744), la vetta più alta. Gli unici prodotti agricoli sono i fichi e i famosi capperi di Filicudi. Alicudi è l’isola più occidentale dell’arcipelago. Spopolata per tutto il Medioevo, venne colonizzata solo in epoca spagnola. Sull’isola non esistono mezzi di trasporto, ma solo viottoli ripidi e mulattiere, e il turismo, arrivato in tempi recenti, ha veramente il sapore del tempo andato.

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