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L'intervista

Walter Manfrè: «A Comiso il teatro si vive»

"Omaggio ai corpi incorrotti delle beate" dal testo di Beatrice Monroy, un classico del regista messinese, segna la riapertura, dopo la pausa estiva, dell’International Theatre Center, scuola biennale di teatro diretta dal regista sicliano: «Noi diamo una formazione umana complessiva, non sforniamo attori o registi»

Di Giovanna Caggegi |

Dopo più di vent’anni torna sulla scena uno degli spettacoli storici del regista messinese Walter Manfrè, a proposito dei quali negli anni Novanta la critica nazionale parlò di una “rivoluzione copernicana” nel teatro di ricerca. Si tratta di Omaggio ai corpi incorrotti delle beate, l’incandescente testo scritto dalla scrittrice e drammaturga palermitana Beatrice Monroy su un’idea dello stesso Manfrè e portato al successo al Piccolo Teatro di Catania dall’attrice Guia Jelo in una delle sue più intense interpretazioni. Ora la pièce viene riproposta in un nuovo allestimento a partire da stasera alle ore 21 e per tutto il fine settimana (prenotazioni al 3207683854) nello spazio della Pinacoteca “Gesualdo Bufalino” di Piazza delle Erbe a Comiso con le attrici Doriana La Fauci, Valentina Ferrante e con Roberta Piruzza, le musiche di Fulvio Maras, l’allestimento scenografico di Peppe Iodice e Valentina Cannizzo dell’I.I.S.S. Istituto d’Arte di Comiso.

Doriana La Fauci

Doriana La Fauci

Graffiante e anticonvenzionale, provocatorio e blasfemo, Omaggio ai corpi incorrotti delle beate gioca sul contrasto tra sacro e profano, sulla dialettica tra sofferenza e piacere, mentre la messa in scena produce una vera e propria rivoluzione nel rapporto tra attore e spettatore secondo una formula sperimentata da Manfrè in altri memorabili spettacoli dal successo internazionale come La Confessione, Il viaggio, La cerimonia, Il vizio del cielo, in cui il pubblico, poco alla volta, è invitato a diventare protagonista dell’evento in un contatto molto ravvicinato con gli attori.

Valentina Ferrante

Valentina Ferrante

Definita “teatro della persona” dal critico teatrale Ugo Ronfani, la poetica di Manfrè chiama lo spettatore a partecipare in modo attivo all’evento e a misurarsi con la dimensione emotiva e umana della performance, diventando “personaggio” a sua volta con un ruolo definito all’interno del dramma. Sulla scena di Omaggio ai corpi incorrotti, due beate, suor Eustochia da Messina e la più giovane consorella Iacopa, si destano dal sonno eterno per effetto delle preghiere del pubblico a cui cominciano a narrare le loro vicende terrene.«Si tratta di due beate realmente esistite nel ’400 – spiega il regista -. Una, suor Eustochia, è stata fatta santa di recente e le sue spoglie si trovano al Monastero di Montevergine di Messina. L’altra suora è una sorta di badante della prima, più ignorante e ingenua. L’aspetto interessante è la partecipazione del pubblico a cui viene chiesto di recitare le preghiere. Accade che gli spettatori si facciano prendere da un vero e proprio ardore mistico, sollecitati dalla scenografia che ricostruisce un percorso catacombale molto suggestivo. Nel racconto della prima suora emerge il senso della mercificazione del dolore e della santità; in quello della seconda viene fuori l’aspetto comico e grottesco della vita monastica, sospesa tra buone intenzioni e pratiche carnali. Il mio anticlericalismo di vent’anni fa si è un po’ affievolito per effetto dei discorsi dell’attuale pontefice, Francesco, che davvero fa sperare in un momento storico che sembra da fine del mondo».

Fondazione Gesualdo Bufalino Comiso

La Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso

Il nuovo allestimento segna la ripresa dopo la pausa estiva dell’attività dell’International Theatre Center, la scuola biennale di teatro per la formazione di attori, registi e operatori culturali, diretta da Manfrè e inaugurata nel mese di febbraio a Comiso. «A questa elegante cittadina degli Iblei ho pensato non soltanto per il suo grande patrimonio artistico ma anche per la presenza di un aeroporto che possa consentire la partecipazione ai corsi anche a chi viene dal resto d’Italia. Il bilancio è molto positivo. Abbiamo 25 allievi che passano al secondo anno e un team di insegnanti di grande pregio, a cui se ne aggiungono di nuovi. Mi piacerebbe caratterizzare la scuola per la sua capacità di dare una formazione umana complessiva, non solo per sfornare attori o registi. Vorrei contribuire a costruire una dimensione ‘etica’ del cittadino in un momento di grave disorientamento sociale. E credo molto nel ruolo della formazione. Il fenomeno più deleterio di questo territorio è la presenza di numerose filodrammatiche che danno ai giovani aspiranti attori la gratificazione immediata del “ruolo” e del guadagno con operazioni ridanciane e di facile consumo».

Vincenzo Pirrotta

Vincenzo Pirrotta è tra i docenti dell’International Theatre Centre diretto da Walter Manfrè

Al prestigioso parterre dei docenti transitati nella scorsa stagione all’International Theatre Centre – da Paola Quattrini a Silvana Bosi, da Edoardo Siravo ad Andrea Tidona a Mario Incudine e Carlo Muratori – si affiancano lo stesso Manfrè, Carlo Cartier, Carla Cassola, Giovanni Amore, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Manfridi, Mamadou Dioume, e le new entry Pierre Ive Massip, docente di clownerie, Katharina Von Bruchauseen, docente di galateo, l’attrice Gianna Giacchetti, Vincenzo Pirrotta e Moni Ovadia.

Moni Ovadia

Moni Ovadia altro docente di rango dell’International Theatre Centre di Comiso

«Ci sono tante scuole disseminate nel territorio, molte delle quali hanno il limite dell’autoreferenzialità dei fondatori. Noi abbiamo puntato sulla varietà e la qualità altissima di professionisti e di artisti che oltre all’aspetto teorico possono apportare il contributo di una pratica teatrale consolidata e riconosciuta a livello internazionale. Sono felice per la recente adesione di una grande attrice come Gianna Giachetti e di un artista a tutto tondo come Moni Ovadia. Tra i progetti del nuovo anno accademico, ci sarà una kermesse dedicata a Luigi Pirandello nell’anniversario della nascita che si svolgerà nello splendido Castello dei Naselli di Aragona a Comiso».

Andrea Tidona

Andrea Tidona, da anni al fianco di Walter Manfrè nelle sue iniziative

giovannacaggegi@yahoo.it

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