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I ballerini ragusani

Il passo a due di Maurizio e Aurora Licitra

Quando passione ed estro fanno parte del patrimonio familiare: i fratelli ragusani Maurizio e Aurora Licitra sono due etoile internazionali del balletto classico. Ospiti nel 2016 di Ragusani nel mondo, sognano di portare la loro danza nella loro città

Di Michelangelo Barbagallo |

Sono fratello e sorella e la danza li ha uniti e divisi al tempo stesso. Sono due siciliani, esattamente ragusani, ed entrambi si sono fatti spazio, a costo di enormi sacrifici, riuscendo a primeggiare, diventando primi ballerini. E’ la storia di Aurora e Maurizio Licitra, due di quattro fratelli di una famiglia ragusana, che hanno saputo eccellere nel difficile, anzi difficilissimo mondo della danza. Una vita dura, di continui allenamenti, di tante emozioni, di spettacoli, di sgomitate ai provini. Tutto per raggiungere, ciascuno nel proprio ambito, i traguardi posti all’orizzonte. Obiettivi, per entrambi, centrati in pieno. Maurizio Licitra, che oggi ha 45 anni, è primo ballerino a La Scala di Milano, mentre la sorella Aurora, 33 anni, è prima ballerina della compagnia di Julien Lestel a Marsiglia, in Francia. Hanno sognato fin da piccoli di essere straordinari danzatori e ci sono riusciti. Un sogno raggiunto a cui adesso se ne aggiunge un altro, quello di poter portare grandi spettacoli di danza nella loro città di origine, Ragusa. E proprio “a casa”, per la prima volta su di un palco, hanno ballato assieme, la scorsa estate, in occasione del premio Ragusani nel mondo conferito ad entrambi. E sul palco hanno portato un passo a due che ha naturalmente catturato l’attenzione del numerosissimo pubblico presente. Bravissimi ed emozionanti.

Maurizio Licitra

Maurizio Licitra

Fin da piccolissimi hanno iniziato a danzare. L’hanno fatto all’interno della scuola della compianta maestra Mila Plavsic che fin da subito ha consigliato ai genitori di far frequentare le accademie al Nord. E così è stato. Maurizio ha iniziato a ballare a 8 anni, seguendo la passione della madre, ma è andato via da Ragusa ancora adolescente. Si è diplomato alla John Cranko Schule di Stoccarda, poi è entrato in qualità di solista nella compagnia austriaca Grazer-Ballet dove ha interpretato subito ruoli da protagonista in importanti opere e romanze. Da molti anni è solista del corpo di ballo del Teatro alla Scala, dove interpreta numerosi ruoli da primo ballerino ed étoile tra i quali Franz in Coppelia, lo schiavo in Excelsior all’Opéra di Parigi, Le Jeune homme et la mort, il figlio in Il figliol prodigo, Lescaut in L’histoire de Manon. Proprio in questi giorni è Mercuzio in Romeo e Giulietta.

Anche Aurora ha dovuto lasciar molto presto la Sicilia. Ad appena 11 anni ha svolto l’audizione a Milano. Dopo un mese tra prove, selezioni da superare e periodi di osservazione da parte dei maestri, la giovanissima Aurora è stata presa in accademia de La Scala dove si è diplomata ballerina professionista e dove ha affinato la sua preparazione artistica dal 1994 al 2000. Poi è andata a Stoccarda e Monaco di Baviera. Fin da subito si sono aperte tantissime possibilità ed occasioni. Ha danzato fra gli altri con Roberto Bolle, Robert North, Carla Fracci, Cynthia Harvey, Giuseppe Picone e si è esibita in tanti importanti teatri italiani e all’estero. Numerose le produzioni in balletti e opere in cui è stata coinvolta. Dal 2011 fino ad oggi è prima ballerina in Francia con svariate tournèe, protagonista in balletti e opere che hanno segnato la storia della danza a livello mondiale.

Aurora Licitra

Aurora Licitra

Ma quali sono state le emozioni che hanno entrambi vissuto, lontani da casa, dalla Sicilia, dalla famiglia? «E’ stato inizialmente difficile – spiega Aurora – perché ho lasciato Ragusa praticamente da bambina. Quando mi hanno preso a La Scala è stato bellissimo, non ce lo aspettavamo, ma alla fine dovevamo fare una scelta. E insieme ai miei genitori, l’abbiamo fatta. Sono rimasta a Milano e per un po’ di tempo mi sono appoggiata a mio fratello Maurizio che era già approdato a La Scala e stava già avviando in modo molto determinato la sua carriera. Mi sono formata in quel contesto ed è stata una fortuna. Poi, pian piano, ho iniziato a lavorare nei principali corpi di ballo, a Roma, Palermo, Milano, sono stata anche a Parigi. Naturalmente quando si lavora è tutto diverso dalla fase di apprendimento dove eravamo molto seguiti, anche su cosa mangiavamo anche perché il rischio dell’anoressia è dietro l’angolo. Per fortuna non è stato il mio caso era davvero tosta. Finito l’apprendimento, ho iniziato a ballare. Il palcoscenico ha il suo fascino ed è li che arrivano in assoluto le migliori soddisfazioni. Ho interpretato personaggi importanti e ho cercato di farlo sempre al massimo. Ci sono stati momenti difficili, come in tutte le cose, ma li ho superati restando concentrata sui miei obiettivi. Del resto il mondo della danza non è sempre rose e fiori».

Aurora Licitra

La danzatrice ragusana Aurora Licitra

E che sia un mondo assolutamente difficile lo dice anche il fratello più grande Maurizio. «Per me – spiega – è stato bellissimo poter fare ciò che volevo nella mia vita. Adesso sono 25 anni che danzo professionalmente, sono naturalmente cambiate tante cose, a partire dalla mia famiglia, ho una moglie e un figlio di due anni che richiede tantissime attenzioni, e ho un’età che presto mi porterà alla pensione. Ma è stata davvero sempre dura, anzi durissima perché poter mantenere il ruolo di ballerino protagonista per tutti questi anni non è certamente cosa semplice. Si sono susseguite varie direzioni artistiche e tanti registi sono passati facendo le loro selezioni. Per fortuna in quasi tutti i casi mi hanno sempre confermato. E’ stato un continuo di emozioni a partire dal mio primo ruolo da solista fino agli ultimi ruoli interpretati. Ho davvero avuto l’occasione di poter ballare con varie compagnie ed anche all’estero ma ho sempre preferito tornare e restare in Italia, a La Scala». Bellissimo il rapporto con Aurora anche se, soprattutto la distanza di età, 12 anni, ha portato ad esperienze professionali separate. «Devo dire – racconta Aurora – che fin da piccolina ho sempre avuto una forte ammirazione per mio fratello. Non c’è mai stata competizione e direi che non poteva nemmeno esserci visto che lui ha fatto il suo percorso, diverso dal mio. Grande rispetto reciproco ma soprattutto un gran bene». E Maurizio ammira la sorella: «E’ davvero bravissima ma quel che mi ha sempre colpito è stata la sua determinazione, fin da piccola non si è fermata dinnanzi gli ostacoli». Resta per entrambi il sogno di portare a Ragusa la loro danza e i grandi spettacolo di danza. Hanno già chiesto all’ente pubblico trovando però qualche difficoltà. Una città che conta su ben due protagonisti della danza internazionale desiderosi di condividere i loro successi.

Maurizio Licitra

Maurizio Licitra

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