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Il festival

3drammi3, il dramma antico sposa il barocco

Dal 9 all'11 giugno tra i monumenti, i giardini privati e le residenze storiche di Ragusa Ibla torna l’appuntamento con il festival "3drammi3", un approfondimento sulle tragedie in scena a Siracusa che quest’anno si arricchisce della messinscena "Prometeo incatenato" e di uno stage di cuntu di Mario Incudine

Di Giovanna Caggegi |

Nel cuore del barocco ibleo risuonano gli echi del dramma antico. Da Siracusa, la più greca delle città siciliane, alle monumentali contrade di Ragusa Ibla il fascino della classicità ha fatto germogliare già dalla scorsa stagione 3drammi3, il Festival ibleo della tragedia greca promosso dal Comune di Ragusa che con la città aretusea e la sua più nobile istituzione teatrale, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, ha inteso creare uno scambio virtuoso a partire proprio dalle opere classiche in scena al Teatro Greco di Siracusa.

3drammi3 Giardini iblei

I Giardini Iblei durante 3drammi3 nel 2016

Nato da un’idea dell’Associazione ragusana Amici dell’Inda, diretta da Giuseppe Piccione, e subito accolta da Vicky e Costanza Di Quattro e da Clorinda Arezzo, instancabili animatrici culturali del capoluogo ibleo e di un gioiello artistico come il Teatro Donnafugata, 3drammi3 nell’edizione sperimentale dello scorso anno è stato consacrato da migliaia di presenze. Basato sul principio che l’eredità spirituale del dramma antico è un patrimonio da diffondere anche oltre i confini materiali dei “teatri di pietra”, il Festival prevede momenti di approfondimento sulle tragedie in programmazione a Siracusa attraverso il coinvolgimento degli interpreti che, trasferendosi nello splendido scenario dei monumenti, dei giardini privati e delle residenze storiche di Ibla, rinnovano la fascinazione dei ritmi giambici e degli stasimi. «Siamo impastati di grecità, una ricchezza inestinguibile da valorizzare – spiega Costanza Di Quattro -. Ragusa non ha un teatro antico ma può ricrearne la magia. Sentivamo l’esigenza di promuovere un rapporto con l’Inda anche perché ogni anno assistiamo a un vero e proprio “flusso migratorio” di appassionati da Ragusa verso Siracusa nel periodo delle rappresentazioni classiche. Il Festival nasce per questa ragione, ma si allarga ad altre iniziative».

Vicky e Costanza Di Quattro

Clorinda Arezzo con Vicky e Costanza Di Quattro

Il programma del festival, che si svolgerà da venerdì 9 (inizio alle ore 18) a domenica 11 giugno, conferma la sezione dedicata all’approfondimento delle opere in scena a Siracusa e aggiunge due grandi novità. La prima sarà la rappresentazione, venerdì 9 alle ore 20.30, del Prometeo incatenato di Eschilo a cura dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, con la regia di Antonio Zanoletti, nello spazio del Duomo di San Giorgio, la cui scenografica scalinata accoglierà il pubblico trasformandosi per la prima volta in un ideale anfiteatro. La seconda novità vede protagonista il cantautore, regista e attore Mario Incudine, che condurrà uno stage di tre giorni sul cuntu al Teatro Donnafugata, che si concluderà con l’esibizione dei partecipanti domenica 11 giugno alle ore 20 nel cortile del Convento di Santa Teresa, in piazza Chiaramonte (sede della Facoltà di Lingue).«Nel gemellaggio tra Ragusa e Siracusa sul tema della classicità, si inserisce un momento formativo con il mio stage sul cuntu siciliano – spiega Incudine -. L’idea è nata a seguito del lavoro fatto con Moni Ovadia per Le Supplici a Siracusa, con la traduzione in ottava rima della prosodia di Eschilo. Lo stage riguarderà la scrittura del cuntu, l’uso di alcune parole, il loro intus percussivo e la ritmica. Ora su Fenicie di Eschilo tenteremo di creare un cuntu collettivo per l’esibizione finale dei partecipanti: ben trenta attori professionisti provenienti da tutta Italia».

Mario Incudine e Moni Ovadia

Mario Incudine e Moni Ovadia

Momento centrale della manifestazione rimane il focus sulle opere in scena a Siracusa, che coinvolgerà gli stessi protagonisti, attori e registi: venerdì 9 alle ore 18 avrà luogo l’incontro sulla tragedia Fenicie al Giardino del Circolo di Conversazione con Isa Danieli, Gianmaria Martini, Guido Caprino e Michele di Mauro; sabato 10 alle ore 18, nell’androne del Palazzo di Quattro, sarà la volta dell’opera Sette contro Tebe con Anna Della Rosa e Marco Foschi; domenica alle ore 18 nel cortile del Convento di Santa Teresa si terrà una conversazione sull’opera Rane in una conferenza-spettacolo a cui parteciperanno Mario Incudine, Moni Ovadia e Sebastiano Lo Monaco.

marco Foschi sette contro tebe

Marco Foschi è Eteocle in “Sette contro Tebe” per la stagione 2017 dell’Inda

«Saremo presenti nella duplice veste di artisti con esperienza di teatro classico ma anche in qualità di rappresentanti del progetto dei Teatri in rete – conclude Mario Incudine – . Il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, infatti, è parte di questa giovane rete teatrale, e con la nostra presenza vogliamo idealmente sostenere questa bellissima iniziativa».

giovannacaggegi@yahoo.it

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