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Il tour

A Catania e Noto il jazz e il soul di Sarah Jane Morris

Nei due concerti sprazzi di acustic rock blues, venature soul and pop, contrappunti jazz, con la contaminazione musicale che diventa il segno distintivo di Sarah Jane Morris

Di Redazione Vivere |

A ritmare il secondo appuntamento della grande stagione musicale “Rassegna Class Club Estate 2017” organizzata da Inside Produzioni con la direzione artistica di Giuseppe Costantino Lentini in collaborazione con il maestro Francesco Rubino di Noto in Jazz, ci sarà Sarah Jane Morris, con la sua voce calda e graffiante. Jazz e R&B si fondono nell’artista britannica che esibirà al Palazzo della Cultura di Catania, venerdì 21 luglio e sulla scalinata della Cattedrale di Noto, sabato 22 luglio, sempre alle ore 21.30. Le atmosfere acustiche e la voce di Sarah Jane Morris si uniscono a due scenari suggestivi, che faranno da sfondo alle evoluzioni vocali della cantante britannica, unita alle chitarre di Tony Remy e Scott Firth insieme al basso acustico di Henry Thomas.

Sprazzi di acustic rock blues, venature soul and pop, contrappunti jazz, con la contaminazione musicale che diventa il segno distintivo di Sarah Jane Morris. La sua carriera si espande per la versione di “Don’t leave me this way” cantata insieme a Jimmy Sommerville dei Communards, che diventa un grande successo. In Italia il grande pubblico la conosce nel 1991 per la partecipazione al Festival di Sanremo, dove ha cantato in coppia con Riccardo Cocciante “Se stiamo insieme”. La sua lunga carriera è costellata da tante collaborazioni, dall’opera rock con Peter Hammill al duo con l’artista iraniana Mahsa Vahdat. Sono tanti i suoi lavori discografici, con il primo disco pubblicato nel 1989, passando per altri dieci album, fino ad arrivare all’ultima uscita datata 2016, album intitolato “Compared to what”, realizzato con il chitarrista Antonio Forcione.

I due concerti vivranno di atmosfere tranquille, cadenzate da canzoni che affrontano tematiche sociali e razziali, come quelle contenute nel penultimo disco “Bloody Rain” o bellissime reinterpretazioni di brani di Bob Dylan, Sting, Etta James e Janis Joplin, con la bravura dei musicisti che possiedono un grande background musicale.

Tony Remy alla chitarra, ha suonato con Herbie Hancock, Simply Red, Incognito, Crusaders, Jack Bruce; Scott Firth alla chitarra ha suonato con Joan Armatrading, Elvis Costello, Steve Winwood, Tony Braxton e Morcheeba e dal 2009 fa parte della band post punk Public Image Ltd; Henry Thomas al basso in Inghilterra è un’istituzione musicale, è il cofondatore del programma televisivo della BBC ”Rockschool” ed ha suonato con Crusaders, Working Week, Paul Weller, Hot Chocolate, Van Morrison, Randy Crawford.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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