Ritorno nelle grandi città
La Sicilia torna a Roma e Milano, dopo Fiorello anche Diletta Leotta compra il giornale: il quotidiano diventa sempre più nazionale
La riapertura della distribuzione nella Capitale e nel capoluogo lombardo consolida il piano di sviluppo dell’editore Palella e conferma la crescita, dal digitale alla nuova presenza sul territorio
Il ritorno dell’edizione cartacea de La Sicilia nelle edicole di Roma e Milano, dopo oltre vent'anni, segna una tappa decisiva nel percorso di crescita della testata. Un passo che non è solo logistico o distributivo: è culturale, identitario e strategico. Perché La Sicilia è sempre più un giornale che non racconta soltanto un territorio, ma interpreta un Paese e dialoga con una comunità molto più ampia di quella geografica.
L’operazione conferma il piano di sviluppo avviato dall’editore Salvatore Palella, che rilevò il quotidiano appena sei mesi fa imprimendo subito una direzione chiara: modernizzazione, apertura verso nuovi pubblici, ampliamento delle piattaforme e rafforzamento dell’identità editoriale. Un progetto che, in pochi mesi, ha già visto il restyling della grafica, l’apertura della nuova sede di Palermo, la crescita della foliazione con un’unica edizione arricchita dalle nove sezioni provinciali e un forte investimento sul digitale, a partire dal sito e dai social.
Ed è proprio sui social che La Sicilia sta compiendo una delle sue trasformazioni più evidenti. La community cresce ogni giorno in maniera significativa, sia in termini numerici sia in termini di interazioni: segno che il pubblico — siciliano, nazionale e internazionale — riconosce il valore di un’informazione più dinamica, più trasparente e più vicina alle persone. I contenuti digitali raggiungono lettori ben oltre i confini dell’isola, intercettando nuove fasce d’età e nuovi interessi. Il dialogo quotidiano con gli utenti testimonia una fiducia crescente nel lavoro giornalistico e nella capacità della testata di interpretare, senza filtri, la realtà contemporanea.
Il ritorno nelle due principali piazze editoriali italiane rientra dunque in una strategia coerente: radicamento territoriale e respiro nazionale. Roma e Milano rappresentano la dimensione istituzionale, economica e culturale del Paese, oltre a ospitare una delle comunità di siciliani più numerose e affezionate. Ripresentarsi in quelle edicole significa riallacciare un legame rimasto sospeso per decenni e rispondere alla domanda, sempre più esplicita, di un giornale che continui a raccontare l’isola anche a chi vive lontano.
Una scelta accolta con entusiasmo da lettori e personalità pubbliche. Tra queste, Diletta Leotta, volto siciliano del calcio in tv, che in un video dedicato ha espresso la sua emozione nel poter sfogliare “anche lontano da casa” il suo giornale. Un gesto semplice ma simbolico, che dà voce al sentimento comune di tanti siciliani residenti fuori dall’isola: ritrovare tra le mani La Sicilia significa sentirsi, per un attimo, più vicini alla propria terra.
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Il direttore Antonello Piraneo ha sintetizzato così il valore di questa scelta: «Il ritorno dell’edizione cartacea de La Sicilia a Roma e Milano rappresenta un altro tassello nel percorso di crescita del quotidiano, già avviato con una forte spinta sul digitale e sull’innovazione editoriale. È un segnale di fiducia verso i lettori e verso una storia che continua a rinnovarsi». Una visione che guarda avanti, immaginando un giornale capace di integrarsi in un ecosistema più vasto, una vera e propria media company in grado di parlare al Paese, non solo alla Sicilia.
In un’epoca in cui i confini dell’informazione cambiano rapidamente, La Sicilia sceglie quindi una strada che fonde tradizione e innovazione. Da un lato il ritorno in edicola nelle capitali dell’economia e della politica italiana; dall’altro la crescita costante sui social, dove si costruisce una relazione quotidiana con un pubblico sempre più presente e partecipe. Due direzioni complementari, che rafforzano la stessa missione: raccontare l’isola, le sue eccellenze, i suoi problemi e le sue ambizioni con un linguaggio moderno, autorevole e aperto al mondo.
La Sicilia che ritorna a Roma e Milano è una Sicilia che si racconta, che si mette in gioco, che vuole essere vista per ciò che realmente è: una terra complessa, ricca, in movimento. Una terra che non smette di cambiare e che oggi chiede, con forza e con orgoglio, di essere ascoltata.